Un’altra terribile notizia di maltrattamento e uccisione nei confronti di un animale arriva da Rosolini, in provincia di Siracusa, dove un cane di piccola taglia, dal mantello bianco e nero, è stato ritrovato il 13 gennaio morto e legato ad una corda per il collo.
Probabilmente, dalle prime ricostruzioni sull’accaduto, il cane è morto per strangolamento dopo essere stato impiccato e legato ad un cancello in via P. Viriglio.
Le immagini sono raccapriccianti e noi di Kodami, come sempre, abbiamo scelto di non mostrarle perché nulla aggiungono rispetto a quanto raccontato e per non ledere la dignità del cane vittima di un'atroce crudeltà.
A fare il macabro ritrovamento sono state alcune volontarie del posto che hanno immediatamente denunciato l’accaduto, coinvolgendo il Partito Animalista Italiano. «Siamo davvero sgomenti per questo ennesimo crimine perpetuato contro un povero animale indifeso – ha spiegato Patrick Battipaglia, coordinatore per la Sicilia del Partito Animalista Italiano – Il nostro ufficio legale ha già presentato denuncia in Procura. Stiamo assistendo, da qualche tempo, ad una vera e propria escalation di violenza contro poveri animali indifesi. Un clima di violenza che condanniamo fermamente. E’ necessario che il Parlamento approvi al più presto la nostra Legge Angelo, con cui chiediamo l’inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide gli animali».
Ora saranno gli inquirenti a fare luce sull’accaduto, provando a ricostruire le cause che hanno condotto il povero cane alla morte e soprattutto cercando di risalire all’autore di questo ennesimo ed efferato crimine.
Il povero cagnolino, vittima di una tale crudeltà, è morto a pochi giorni di distanza da Aron, il Pitbull bruciato vivo a Palermo e morto dopo tre lunghi giorni di agonia in clinica. La storia di Aron ha acceso i riflettori ancora una volta sulla necessità di intervenire con leggi più severe che possano punire in modo giusto ed esemplare gli autori di questi crimini efferati, che fanno del male ai più indifesi, tranquilli di poter agire il più delle volte restando impuniti o rischiando pene irrisorie.
«Chiediamo aiuto alle autorità affinché si riesca a trovare il responsabile di un gesto così meschino e atroce, anche attraverso le videocamere di sorveglianza della zona. Facciamo un appello agli abitanti della zona – conclude il dirigente del Partito Animalista Italiano – a darci qualsiasi informazione utile, anche in forma anonima, al numero telefonico 3471440434 per potere individuare il responsabile di questa orribile uccisione».