Una passeggiata avventurosa da un quartiere a un altro e a bordo di un autobus. E' successo a un simpatico meticcio di circa nove anni che a Napoli è stato segnalato nella zona dei Camaldoli da dove poi è appunto salito su un mezzo pubblico per arrivare al Rione Alto, nella zona collinare di Partenope. Segnalato da diverse persone, il cane è stato poi recuperato da Carmen Izzo, volontaria sempre molto attenta al benessere degli animali randagi, che è intervenuta per metterlo in sicurezza.
«Lo hanno accolto amorevolmente Graziano e Annamaria Pagnotta, due coniugi, che lo hanno visto camminare in giro. Lo hanno avvicinato e lui subito, scodinzolante, si è fatto accarezzare. Si sono adoperati per tenerlo al sicuro in attesa che potessimo verificare il microchip», racconta Carmen che è stata poi raggiunta da Luigi Carrozzo, fondatore del rifugio "L'emozione non ha voce", subito pronto a tornare in strada dopo aver contribuito in prima persona al recupero di Peppiniello, il canetto che tutta Napoli ha cercato per diversi giorni e che proprio ieri ha trovato di nuovo riparo nella casa della sorella del suo umano purtroppo scomparso.
«Il cane era in ottima salute, aveva il collare e si capiva che era di qualcuno – spiega Luigi – E' un cane molto socievole, carino e affettuoso. Lo abbiamo portato alla Asl 1 per la verifica del microchip e subito è stato riscontrato che era iscritto in anagrafe».
Allo step successivo ci hanno pensato i veterinari del Frullone, chiamando la persona di riferimento che intanto era alla ricerca del suo amico che, secondo quanto raccontato, non è la prima volta che si lascia andare a questo tipo di avventure. «Questa volta il tam tam sui social è stato ancora più rapido del solito ma all'indomani di quello che è accaduto con Peppiniello – precisa Carrozzo – è la dimostrazione che se siamo coordinati e tutti uniti nello svolgere azioni mirate e non disorganizzate la rete può davvero funzionare bene e nell'ottica del benessere degli animali».