Nelle scorse ore i Vigili del Fuoco hanno salvato un cane precipitato in dirupo e rimasto bloccato tra i rovi a Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno. Dodò, sedici anni, era stato notato da un passante, che accortosi dei guaiti del cane in difficoltà, ha immediatamente allertato le guardie ecozoofile ANPANA di Salerno. Anche grazie al supporto della Polizia Locale, l'area è stata prontamente messa in sicurezza e dopo un paio d'ore dalla segnalazione, i Caschi Rossi sono riusciti a recuperare l'animale con un cestello elevatore.
Un po' acciaccato, Dodò ne è uscito fortunatamente senza troppi danni ed è tornato a riunirsi immediatamente con la sua umana di riferimento, che qualche ora prima ne aveva denunciato lo smarrimento. Ironia della sorte, il meticcio era stato recuperato e adottato quando era solo un cucciolo proprio in quella stessa località, dove era stato trovato dopo essere stato abbandonato. Purtroppo, in alcune zone del nostro Paese e in particolare al Sud, il triste fenomeno dell'abbandono non è affatto diminuito in questi sedicenni anni in cui l'anziano Dodò ha vissuto felicemente con la sua famiglia.
Lo dimostrano chiaramente i numeri per nulla in calo degli ingressi nei canili: l'anno scorso, infatti, sono stati 101.309 i cani in totale entrati in canili sanitari (72.115) o in canili rifugio (29.194). Numeri che nemmeno la pandemia è riuscita a fermare – come abbiamo dimostrato attraversa la nostra inchiesta "Il patto tradito" – e che purtroppo vedono loro picco massimo in un periodo nel quale puntualmente si fanno poi le campagne contro l'abbandono: l'estate.
Non è di certo un caso, però, se abbandoni e rinunce avvengono prevalentemente nel periodo estivo, a pochi mesi di distanza dl Natale. Basta cercare "cuccioli Natale" in Rete per risalire a monte a una delle principali cause dietro gli abbandoni e le rinunce estive, i cuccioli regalati come pacchi sotto l'Albero. Quei cani acquistati come oggetti e "donati" spesso a bambini e bambine completamente inconsapevoli, col passare dei mesi crescono, esprimendo tutta la complessità della relazione con un essere senziente dotato di una sua personalità, i suoi desideri e i suoi bisogni.
Proprio per questo, lo scorso anno noi di Kodami – attraverso la nostra campagna natalizia #NonTiScarto – ci eravamo concentrati sulle grandi responsabilità e gli impegni che comporta regalare un cane, un invito deciso verso adozioni consapevoli più strutturate e pensate, da raggiungere grazie un processo graduale in cui la fase pre-adozione costituisce un tassello fondamentale. Solo così è possibile ridurre gli abbandoni estivi e gli ingressi nei canili.
Non tutti i cani, infatti, sono fortunati come Dodò e rischiano invece di passare la loro intera vita in canili o rifugio. Non dobbiamo dimenticarci di loro e proprio per questo il nostro messaggio per questo Natale è passare da "regalare un cane" a "regalare a un cane", cosa che si può fare anche se non si ha la possibilità di adottare. Sensibilizzare su quanto sia importante regalare attenzioni e piccoli contributi non solo ai propri animali domestici, ma anche ai cani meno fortunati e che sono ancora in cerca di una casa all'interno di canili e rifugi è l'obiettivo principale della nostra campagna #regalaAuncane.
Che sia un cane libero, in rifugio o in canile, oppure ancora il vostro compagno di vita, quest'anno possiamo davvero regalare a un cane attenzioni, rispetto, tempo e supporto partecipando alla nostra campagna. Come farlo? Condividendo il nostro hashtag, che è un appello alla consapevolezza e a donare a un cane un'azione concreta per il suo benessere psicofisico, soprattutto per i cani di canile. A Natale non regalare un cane ma #regalaAuncane, soprattutto se ancora non ha trovato una famiglia.