Un cane è stato investito e ucciso durante una lite per una mancata precedenza. I fatti risalgono al gennaio del 2022. A causa di una mancata precedenza scoppia una lite tra due automobilisti nel centro di Melpignano, provincia di Lecce. Dalle parole, in pochi minuti, si passa ai fatti, nonostante l’intervento anche di una terza persona che da una pescheria ha assistito a tutta la scena. Il proprietario di uno dei due mezzi coinvolti, così, decide di andarsene di corsa. Nella manovra, però, l’uomo colpisce il terzo, intervenuto per fare da paciere, e soprattutto investe, passandoci sopra con due ruote, il cane dell’altro automobilista, un Cocker uscito nel frattempo dal mezzo, provocandone la morte. L’identità della persona sarà rintracciata solo successivamente attraverso il numero di targa.
A distanza di un anno e mezzo, il presunto responsabile, un autotrasportatore 49 enne di Surbo che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe ucciso volontariamente l’animale, sarà processato. L’udienza è fissata per il prossimo 5 febbraio alle ore 9:30 e vedrà la partecipazione, oltre che dell’altro automobilista e del titolare della pescheria, anche delle associazioni Verdi Ambiente e Società e Oipa Italia, costituitesi come parti civili nel processo.
«Abbiamo scelto di costituirci in giudizio perché riteniamo doveroso rappresentare la collettività in questo tipo di situazioni – ha spiegato a Kodami l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’ufficio legale di Oipa Italia – dalle risultanze dell’istruttoria l’uomo sarebbe partito lo stesso con la sua auto nonostante le urla e i gesti dei presenti. Un’ipotesi accusatoria che, se confermata, dimostrerebbe la volontarietà del gesto. Purtroppo si verificano spesso casi in cui la condotta cruenta nei confronti dell’animale è motivata dal cosiddetto ‘link’, il collegamento con la persona che detiene l’animale. Per ripicca nei confronti dell’uomo me la prendo con il suo cane. Penso all’episodio di Pilù, una Pinscherina torturata e uccisa da un uomo per vendetta nei confronti della ex fidanzata».
In attesa che la giustizia faccia il suo corso la questione tira in ballo il tema dell’adeguatezza delle leggi che puniscono le violenze sugli animali: «A prescindere dal caso specifico – aggiunge l’avvocato – qualora sia accertata l’intenzione di fare del male nei confronti di esseri senzienti innocenti, riteniamo vada riconosciuta la pericolosità sociale dell’individuo. Da tempo, infatti, chiediamo al legislatore di mettere mano alle norme in materia, in quanto l’attuale assetto non considera adeguatamente la gravità di questi reati né tantomeno è in linea con la sensibilità pubblica».
Purtroppo i casi di violenze per ripicca a danno degli animali sono effettivamente più frequenti di quanto si possa immaginare. Oltre all'episodio della piccola Pilù ricordiamo quello del cane trascinato con un'auto a Mazzara del Vallo per una lite tra vicini. O il gatto percosso da un giocatore di football negli Stati Uniti per colpire un'altra ex fidanzata. Tutti esempi che sottolineano la necessità di una discussione sul tema.