Un cane impiccato è stato all'interno di un terreno privato alla periferia di Carini, in provincia di Palermo. La vittima è un cane meticcio di circa 50 chili di colore nero trovato con una corda al collo a ridosso di un albero.
Le foto del ritrovamento sono immediatamente rimbalzate sui sociale in tutta la loro violenza: il corpo dell'animale appare gonfio e senza pelo nella parte inferiore, mentre la testa è tenuta in alto dalla corda. Sono immagini che non troverete su Kodami perché nulla aggiungono a quanto scritto e per non mostrare la violenza inflitta a un essere vivente.
Le Forze dell'Ordine, intervenute sul posto insieme ai veterinari dell'Asp, hanno appurato che il cane era morto da molti giorni. Il comandante dei Vigili urbani di Carini, Marco Venuti, ha lanciato un appello a tutta la comunità invitando chiunque abbia informazioni a presentarsi al Comando per contribuire alle indagini e fare luce su questa barbara uccisione. Al momento gli agenti stanno setacciando le immagini di videosorveglianza della zona, mentre le maggiori associazioni di tutela animale stanno inviando le prime denunce.
Come conferma anche la presidente nazionale dell'Enpa Carla Rocchi: «Abbiamo attivato il nostro ufficio legale e siamo fiduciosi nel lavoro delle forze dell’ordine affinché emerga al più presto l’identità del responsabile o dei responsabili di questa terribile uccisione. Chi ha fatto una cosa del genere è un soggetto pericoloso socialmente e deve pagare». Il colpevole, nel caso fosse individuato, dovrà rispondere del reato di uccisione di animale, punito dall'articolo 544 bis del Codice penale con la reclusione da reclusione da quattro mesi a due anni.
Nel frattempo anche il Comune di Carini si è attivato chiedendo la collaborazione dei cittadini per individuare il colpevole attraverso l'assessore al Benessere animale, Vito Bortiglio, il quale ha condannato l'episodio definendo chi lo ha compiuto «un criminale e una persona crudele».
L'autore del gesto potrebbe essere lo stesso pet mate dell'animale, secondo i volontari Enpa della sezione di Carini: «Siamo stati contattati da alcuni residenti indignati – raccontano i volontari Enpa di Carini – che ci hanno segnalato la presenza del cane morto impiccato. Chiediamo più controllo sul territorio perché questo era tutto fuorché un cane randagio. Chiediamo la collaborazione di chiunque avesse informazioni sul cane o che abbia visto qualcosa».
«Siamo stati contattati da alcuni residenti indignati – raccontano i volontari Enpa di Carini – che ci hanno segnalato la presenza del cane morto impiccato. Chiediamo più controllo sul territorio perché questo era tutto fuorché un cane randagio. Verosimilmente vittima del suo stesso padrone. Chiediamo la collaborazione di chiunque avesse informazioni sul cane o che abbia visto qualcosa».
Quanto avvenuto nel Palermitano è l'ultima di una serie di maltrattamenti e uccisioni che in questi mesi hanno attirato l'attenzione non solo delle associazioni di tutela animale ma anche dei cittadini che sono scesi in piazza per chiedere giustizia per gli animali vittime di violenza. Il caso più noto è quello del cane Aron, il Pitbull bruciato vivo proprio a Palermo.