Incidente nel corso della quinta tappa del Giro d’Italia 2023: alcuni ciclisti, tra cui il campione del mondo e prima maglia rosa di questo Giro, Remco Evenepoel, sono caduti dopo che un cane si è spinto in strada avvicinandosi al gruppo.
La caduta è avvenuta a Venticano, provincia di Avellino, lungo il percorso della quinta tappa, 171 km da Atripalda a Salerno, quando mancavano circa 152 chilometri alla conclusione di una giornata caratterizzata da pioggia battente. Nelle immagini, diffuse anche in Rete, si vede un cane di piccola taglia a bordo strada insieme con quello che sembra essere il suo umano di riferimento, intento a guardare il passaggio dei ciclisti. Pochi istanti e con l’avvicinarsi del gruppo il cane si sposta in strada avvicinandosi a Davide Ballerini, che finisce per sbandare e far cadere anche Evenepoel.
Il campione belga è stato subito soccorso, e nonostante un evidente dolore alla gamba è dopo poco risalito in sella e ha ripreso la corsa, riuscendo poi a riunirsi al gruppo. Il cane, dal canto suo, si è allontanato incolume dalla strada: il ciclista, sterzando, è riuscito a evitarlo. L'animale avrebbe però potuto ferirsi anche gravemente se fosse finito direttamente sulla traiettoria delle biciclette, ed è in occasioni come queste che l’obbligo di tenere i cani al guinzaglio assume un’importanza particolare, non soltanto dal punto di vista della competizione sportiva, ma anche – soprattutto – per il loro benessere.
A oggi a disporre le modalità con cui i cani possono circolare liberi in città sono sia i regolamenti comunali sia le diverse ordinanze del Ministero della Salute, che impongono di «utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell'animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni». In una situazione come quella del passaggio del Giro d’Italia, appare evidente che
Non è la prima volta che una competizione viene interrotta dalla presenza o dal passaggio di un animale su circuiti, campi da calcio o piste. È capito di frequente durante partite di calcio, e anche durante gran premi motoristici. In questi ultimi casi, il problema principale è rappresentato dalla costruzione di circuiti nei pressi di boschi e oasi verdi, con conseguenze inevitabili sulla fauna selvatica.