È arrivato tutto solo in Pronto Soccorso. Zoppicava vistosamente per una zampetta ferita e sanguinante. Un cane simil Breton si è presentato lo scorso lunedì in sala triage all’Ospedale “Giannuzzi” di Manduria. A raccontare l’episodio è stata un’infermiera in servizio presso la struttura che, nella speranza che qualcuno riconoscesse l’animale, ha pubblicato la sua foto sui social: «In questo momento si è rifugiato presso il pronto soccorso di Manduria, questo cane con una zampa ferita – ha scritto l’operatrice sanitaria – Non siamo riusciti a rintracciare il suo umano in quanto sprovvisto di medaglietta con relativo numero telefonico».
In effetti il cane aveva al collo una piccola catenina ma non era provvisto di microchip. Questo solo elemento, dunque, non è stato sufficiente a consentirne il riconoscimento. Al di là della curiosa circostanza, che a qualcuno ha fatto pensare che il cane fosse lì proprio per chiedere delle cure, non si trattava del posto giusto per ricevere assistenza veterinaria.
Il personale, quindi, si è prodigato per investire della questione i professionisti più indicati, affidandolo al servizio veterinario di Manduria: «Il mio collega Ciccio se n’è occupato, tenendolo vicino al triage, finché non è venuto il veterinario a prenderlo», ha concluso l'infermiera. Qualche testimone che era in attesa in ospedale ha raccontato, sempre attraverso il web, la scena commovente: «Il cane è arrivato da solo dalla strada che si trova di fronte al Pronto Soccorso, eravamo in tanti fuori e lui appariva zoppicante e sanguinante, dopodiché è entrato fermandosi sotto lo sportello delle registrazioni. È stato un momento di tenerezza infinita».
In questo momento il cane sta ricevendo le cure veterinarie rese necessarie dalla ferita, anche se le sue condizioni sono nel complesso buone: «È ancora nella clinica convenzionata – hanno spiegato a Kodami dal Canile Sanitario di Manduria – appena starà meglio verrà portato qui da noi». La speranza è quella di riuscire a individuare il suo umano di riferimento, sempre che ci sia davvero qualcuno che lo sta cercando. In caso contrario occorrerà mettersi a lavoro per trovargli una nuova casa.