Una serie di fratture tra cranio e mandibola. Il rischio di non riuscire più a vedere dall'occhio sinistro. Saranno da monitorare nei prossimi giorni le condizioni del povero Charlie, il cagnolino brutalmente ferito a colpi di zappa a Manfredonia in provincia di Foggia.
A pubblicare la foto terribile delle sue condizioni il veterinario che si sta occupando delle cure, il dottor Salvatore Taronna che ha accompagnato l’immagine con un breve, quanto rassegnato commento: «La bestialità non ha limiti».
Milena, la giovane donna che spiega di averlo adottato appena un anno fa, racconta con queste parole il suo dolore: «Abbiamo salvato Charlie da una vita in canile – ci spiega – Chi l’ha ridotto così probabilmente ora si starà facendo una risata mentre lui ora lotta per la vita».
«Venerdì mattina è uscito dal cancello della nostra azienda con l'altro nostro cane – racconta a Kodami – E' tornato alle 9 con tutto il sangue che gli copriva la faccia e l'occhio. Non sappiamo ovviamente cosa sia accaduto di preciso, solo siamo a conoscenza del fatto nella zona (l'area industriale di Manfredonia, ndr) molti non vedono di buon occhio i nostri cani, solo perché sono molto socievoli e abbaiano agli scooter».
Milena ancora non si spiega un gesto del genere: «Non sono cani aggressivi. Non credo che il semplice gesto di abbaiare possa essere punito in questo modo – conclude – Charlie lo abbiamo adottato dal canile della nostra città lo scorso anno ed era stato salvato da un abbandono sul ciglio della strada. Vorremmo fare una denuncia contro ignoti. Il cane comunque è microchippato».
Dall'ambulatorio veterinario ci spiegano che «le condizioni di Charlie sono stabili, sebbene siano da rivalutare nei prossimi giorni. Ha una frattura al cranio sul frontale ma riesce a deambulare. Ha altre ferite lacero contuse sempre lineari e ben definite sul lato sinistro della faccia».
Purtroppo pare che episodi di questo tipo non siano dei casi isolati. A rilanciare la notizia è stata Anna Rita Melfitani, Presidente dell’Associazione Guerrieri con la Coda, che già negli scorsi giorni aveva denunciato un altro terribile episodio avvenuto nel foggiano, quello di una mamma che abbandonava il suo cane davanti agli occhi del suo bambino in lacrime.
«Abbiamo perso tutti i valori – spiega, dopo questa nuova vicenda – Sembra un frase fatta ma nessuno è più al sicuro in questo mondo. Ci auguriamo che ci siano telecamere nella zona. Ad ogni modo presenteremo anche noi una denuncia contro ignoti».
Kodami è nata per promuovere consapevolezza e cultura per il rispetto degli animali. A tal proposito ricordiamo che a chiunque di noi potrebbe capitare di essere testimone di un maltrattamento a danno di un animale. L’unico modo per contribuire alla causa della difesa degli animali è quello di segnalare i casi di violenza e denunciare, sempre alle autorità competenti.