Dimenticato nel bagagliaio dell’auto sotto il sole, è morto pochi minuti dopo l’intervento dei Carabinieri, accorsi per liberarlo. La storia arriva dall’Appennino Bolognese, a perdere la vita un cane di piccola taglia chiuso dentro una macchina posteggiata sulla strada.
A rendersi conto che l’animale era chiuso in auto è stato un passante, che non si è girato dall’altra parte ma ha deciso di contattare il 112. Quando i Carabinieri della stazione di Grizzana Morandi sono arrivati sul posto e hanno aperto la vettura, però, era ormai troppo tardi: il cane era ormai agonizzante, ed è morto poco dopo. I militari hanno rintracciato la sua umana di riferimento, che ha raccontato di avere dimenticato il cane in auto nel pomeriggio, uscendo per andare a fare alcune commissioni.
L’animale è rimasto quindi chiuso in macchina per ore: una condanna a morte certa, tenuto conto che l’abitacolo di un’automobile ferma sotto il sole impiega pochissimo tempo a trasformarsi in un vero e proprio forno. Recenti studi hanno dimostrato che se la temperatura esterna si aggira attorno ai 24 gradi, quella interna può raggiungere in soli dieci minuti i 34 gradi ed in mezz’ora ben 43 gradi. Se poi la temperatura esterna è di circa 30 gradi, dopo circa mezz’ora si superano i 50 gradi: a queste temperature bastano pochi minuti perché un cane, di natura già predisposto e particolarmente sensibile ai colpi di calore, si senta male e il suo organismo inizi a collassare.
I Carabinieri hanno avviato adesso accertamenti per verificare la responsabilità della donna, e capire se si sia effettivamente trattato di una tragica dimenticanza, di noncuranza o si sia trattato di una situazione che configura il reato di uccisione, maltrattamento o abbandono di animali. I primi sono disciplinati dagli articoli 544 bis e ter del Codice Penale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni», e «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro». L’abbandono è invece previsto e punito dall’articolo 727 del Codice Penale, che dispone che «chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze».