Cane con tubo alla gola salvato a Ottaviano. «Ora è finalmente libero»

È stato salvato il cane che girava con un tubo di gomma intorno al collo a Ottaviano, in provincia di Napoli. Ora è finalmente libero.

1 Luglio 2022
16:22
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cane ottaviano
Il cane con il tubo alla gola

Un cane che girava con un tubo di gomma intorno al collo a Ottaviano, in provincia di Napoli, è stato salvato e messo in sicurezza.

«Da circa 15 giorni erano state diffuse sui social diverse segnalazioni su un cane libero con un tubo di gomma incastrato intorno al collo, nonostante l'interesse delle persone, però, nessuna istituzione si è interessata alla salute di questo animale: dal Comune ai Vigili del fuoco solo silenzio». E' lo sfogo di Vincenzo Desidery che con la sua Anpana Fmc è intervenuto dopo la chiamata di una volontaria della zona.

«Questa mattina siamo andati con l'autoambulanza veterinaria e dopo essere riusciti a catturare la cagna l'abbiamo portata in ambulatorio dove le è stato rimosso il tubo. Ora è finalmente libera», racconta Desidery.

Dai segni rinvenuti sul corpo del cane, una meticcia, i volontari e gli operatori sanitari pensano che abbia avuto il tubo intorno alla gola per non più di un mese. «Si vedeva che stava iniziando a darle fastidio dalle piccole ferite e abrasioni che aveva all'estremità sul lato del collo».

Sul posto durante il recupero per portare l'animale in ambulatorio sono intervenute anche le volontarie Claudia Damiani e Maria Rosaria Segreti. Tutti escludono che quello che è successo sia frutto di un abuso volontario dell'essere umano.

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«Nella zona ci sono diversi cantieri, e considerata l'assenza di ferite sul corpo, è possibile che il tubo sia finito nel terreno e il cane vi è rimasto impigliato accidentalmente – spiega Desidery – In ogni caso doveva essere rimosso perché incompatibile con il suo benessere e a lungo andare avrebbe potuto provocarle anche delle infezioni».

Adesso l'animale dovrà trascorrere un periodo di tempo in osservazione per monitorare la sua salute, ma la speranza dell'associazione è di reimmetterla sul territorio il prima possibile: «Vorremmo che tornasse a vivere l'esistenza libera che faceva prima di questo incidente – commenta il presidente dell'Anpana – Il problema è che ad Ottaviano non è prevista la reimmissione sul territorio come cane di quartiere. Questo complica la nostra azione».

Nonostante la reimmissione dei cani di quartiere sia contemplata dalla normativa regionale campana, la legge lascia ampio margine decisionale ai sindaci. Nonostante diverse amministrazioni dell'area vesuviana abbiano adottato dei cani liberi, il Comune di Ottaviano non ha previsto questa possibilità nei propri regolamenti.

«In ogni caso non resterà in canile – rassicura Desidery – l'ideale sarebbe farla tornare sul suo territorio, ma se così non fosse agiremo dove questa possibilità è consentita». Il presidente lancia quindi un appello alle istituzioni tramite Kodami: «Come volontari chiediamo alle amministrazioni pubbliche di stare più vicini alle associazioni del territorio perché su tutto ciò che concerne la tutela degli animali e il randagismo ci stiamo sostituendo in toto ai compiti che dovrebbero svolgere e che noi dovremmo solo coadiuvare».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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