Pochi ciuffi di pelo sul dorso. Le costole visibili attraverso il corpo scarno. Un meticcio adulto di taglia media è stato trasportato in un ambulatorio di Monopoli in regime di Pronto Soccorso veterinario. Dal suo aspetto la prima diagnosi è apparsa chiara anche a occhi meno esperti: rogna, una patologia molto diffusa causata da acari invisibili ad occhio nudo che provoca dermatite con arrossamento della pelle, caduta del pelo e formazione di croste.
A darne notizia è stato il Nogez di Bari che, sebbene non abbia seguito direttamente le operazioni di Pronto Soccorso, avvenute sotto la responsabilità del Comune di Monopoli, da giorni riceveva segnalazioni da cittadini del Sud-Est barese: «Da giorni ci arrivano chiamate su questo cane che si aggira tra le contrade tra Polignano e Castellana – spiegano a Kodami dal Comando Provinciale Guardie Ecozoofile – Il cane era stato portato in ambulatorio e immediatamente abbiamo contattato il medico che se ne sta occupando».
L’animale, nonostante le condizioni visibili legate alla patologie mangia ed è attivo, anche se è abbastanza magro. Rogna a parte sono stati fatti tutti gli esami del caso per valutare nel complesso le sue condizioni di salute e in particolare per il test della leishmaniosi. Già la rogna chiederà cure a lunga scadenza e infatti la preoccupazione è quella di trovare per il post ricovero una sistemazione per lui sopportabile.
«Un cane così, abituato a vivere libero, dopo qualche giorno in una gabbietta rischia di impazzire – continuano a raccontarci dal Nogez – Da quanto ci risulta non troverà posto al canile sanitario. Bisognerà quindi cercare uno stallo o un’adozione, che non sia casalingo perché il cane è abituato a vivere libero. Necessita di un luogo dove poter essere seguito e curato. Abbiamo contattato qualche rifugio ma nessuno dà risposta positiva se non si hanno prima notizie complete sul suo stato di salute».
«Ci teniamo a sottolineare che non abbiamo preso in carico direttamente l’animale per il quale – hanno poi concluso – è il Comune al momento a occuparsi delle spese. Ci siamo solo informati e ci siamo proposti di seguire la storia per trovare al cane una sistemazione. Non siamo tanti e non ci sono tante persone sul territorio, siamo dell’idea che in queste cose sia utile il più possibile aggregarsi e fare rete». A tal proposito il Nogez, il cui riferimento per l'area di Bari è la pagina Facebook, per il 2023 ha avviato una campagna per trovare nuove guardie ecozoofile volontarie.
Abbiamo scelto di non mostrarvi le foto del cane per una precisa linea adottata da Kodami. Immagini che ritraggono la sofferenza di un animale nulla aggiungono a quanto vi abbiamo già raccontato.