video suggerito
video suggerito
11 Settembre 2024
12:30

Cane “cambiato” al rientro dalla pensione: significa che è triste?

Al rientro da un periodo trascorso in pensione, il cane può manifestare comportamenti come apatia o sonnolenza. Le cause possono essere diverse, dalla stanchezza accumulata all'ansia da separazione in alcuni individui. Per questo motivo è opportuno monitorarlo e ritornare al più presto alla vostra routine.

181 condivisioni
Immagine

È frequente che un cane, una volta rientrato a casa dopo un periodo più o meno lungo trascorso in una pensione, sia nei giorni seguenti "irriconoscibile". Potrebbe sembrare triste, apatico e particolarmente assonnato.

È importante domandarsi il motivo e tenere Fido monitorato, ma spesso alla base del suo comportamento anomalo c’è una grande stanchezza sia fisica che mentale e il rilascio di ogni tipo di tensione accumulata, quindi è normalissimo che la sua parola d’ordine per quei giorni sia "dormire".

I cani sono animali abitudinari e il cambio repentino di contesto e abitudini potrebbe generare vero e proprio stress.

Perché il cane è triste al rientro dalla pensione?

Spesso un cane al rientro dalla pensione è semplicemente molto stanco e di conseguenza può mostrare apatia e una marcata sonnolenza. Ma non essendo avvezzi a vederlo così, i suoi umani si allertano pensando si tratti di tristezza.

Ci sono diversi tipi di pensioni per cani. Da quelle casalinghe, a quelle con box e recinti esterni. La differenza sta nel dove e come viene ospitato il cane e con quanti conspecifici convive o entra in contatto nel periodo di permanenza. In generale è un momento che il cane, seppur nella miglior pensione del mondo, può vivere con stress. Questo non vuol dire che sta male in quel posto, non per forza.

Facciamo degli esempi: pensate ad un cane abituato a vivere in casa con la sua routine e le sue persone di riferimento, che incontra i conspecifici solo fuori casa in tempi scanditi. Ecco che poi si trova da un giorno all’altro (mi raccomando: scegliete pensioni dove viene fatto prima un consono periodo di inserimento) catapultato in una realtà completamente diversa, ricca di stimoli, con una routine diversa, persone non familiari e cani sconosciuti con cui interfacciarsi. Anche per il cane più socievole e aperto del mondo è una situazione complessa.

Fido, che è un animale abitudinario, si trova nella nuova e temporanea realtà a dover attingere a tutta la sua capacità di adattamento e a tutte le sue competenze sociali intraspecifiche. Infatti, se nella sua vita quotidiana era di fatto limitato a qualche ora nella giornata incontrare altri cani, in una pensione spesso si devono condividere gli spazi con i conspecifici, ovviamente sempre con una accurata e precedente attenzione all’inserimento per le prove di compatibilità.

Inoltre alcuni cani potrebbero soffrire di ansia da separazione nei confronti degli amati umani e in questo caso il loro impegno sarà maggiore per adattarsi.

Esistono pensioni che sono dei piccoli paradisi per cani, pensate e studiate ad hoc per garantire il benessere degli ospiti. I cani sono curati, coccolati e trattati con profondo rispetto. Ma anche in questi casi l’impatto al rientro a casa può essere evidente, perché – ad esempio – le ore di attività tra giochi e scorribande con i conspecifici possono essere state maggiori rispetto a quelle di vero e proprio riposo e al rientro il ritorno nell’ambiente casalingo e la stanchezza potrebbero influenzare il comportamento.

Il cane si è sentito abbandonato?

Bisogna in primis contestualizzare, perché esistono diverse situazioni. Molto dipende se il cane conosce bene il contesto in cui viene lasciato in pensione: se è un ambiente a lui familiare, in cui è già stato lasciato o se è la prima volte che fa un'esperienza di questo tipo, per di più in un ambiente che conosce poco.

Nel secondo caso c’è una maggior possibilità che il cane si senta abbandonato, inteso però nel senso che non sa quello che lo aspetta e fa fatica a capire cosa sta succedendo, quindi si ritroverà in un maggior stato ansioso e proverà un senso di confusione.

Ma se un cane è già avvezzo all’essere lasciato in pensione per qualche giorno, l’ambiente gli sarà familiare e saprà bene cosa aspettarsi, che tipo di esperienza vivrà e che tornerà a ricongiungersi con i propri umani di riferimento.

Inoltre c’è da dire che per i cani la speranza è l'ultima a morire e rimangono in un’attesa fiduciosa nell’attesa che la famiglia a cui appartengono ritorni a prenderli.

Nei soggetti con una spiccata ansia da separazione, però, difficilmente lo stato di tensione passerà, nonostante le ripetute esperienze.

Cosa puoi fare?

Per prima cosa inizia a muoverti per tempo. Selezione accuratamente una buona pensione, fai un sopralluogo personalmente, chiedi di mostrarti dove verrà tenuto il cane, con chi starà e come si svolgeranno le sue giornate. Porta il tuo cane a trascorrere del tempo in struttura prima di partire per le vacanze, per permettergli di familiarizzare con l’ambiente. Magari le prime volte stai lì con lui, poi comincia a lasciarlo qualche ora una mezza giornata e dopo per un weekend.

Al rientro in casa assicurati che il tuo cane abbia un suo spazio sicuro dove potersi andare a rilassare e riposare per quanto tempo desidera, uno spazio tranquillo in cui si senta protetto.

Ritorna gradualmente alla vostra routine, riprendendo le sue abitudini come l’orario dei pasti e delle uscite per dargli un senso di normalità. Non forzarlo a fare attività o lunghe uscite nel caso noti che è a corto di energie.

Coccolalo tanto, occupati di lui e dagli cure e attenzioni: questo gli darà un senso di  importanza e gli farà percepire maggiormente la gioia anche tua di averlo accanto di nuovo e quanto è stato bravo a reggere la distanza.

È bene in ogni caso continuare a tenere Fido monitorato in questa fase e se lo stato di apatia e sonnolenza persiste per più di qualche giorno allora è importante comunque consultare il proprio veterinario di fiducia.

Avatar utente
Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views