«Prof, c’è un cane nel torrente. Una macchina stava per investirlo e si è gettato nell’acqua. Lo stiamo portando a scuola. Può venire?». Sono state queste le frasi che Maria Giulia Fiore, insegnante di scienze e matematica nella scuola media "Bernardo Pasquini" di Massa e Cozzile in provincia di Pistoia, ha udito durante una telefonata effettuata dai suoi alunni, a pochi minuti dal suono della campanella che avvisa dell’inizio delle lezioni.
«I miei studenti hanno il mio numero perché se hanno bisogno sanno dove trovarmi – ha raccontato la professoressa Fiore a Kodàmi – dopo la telefonata mi sono immediatamente precipitata nel luogo indicatomi. Lì ho trovato i miei ragazzi seguiti da un cane zuppo d’acqua che scodinzolava».
Un salvataggio in extremis eseguito con estrema lucidità da dei ragazzi di dodici anni o poco più, decisi a tirare fuori dal ruscello Anteo che per evitare l’impatto con un’auto, si era gettato nel ruscello, impossibilitato ad uscirne da solo con le sue forze.
La professoressa Maria Giulia, che è anche una volontaria animalista da più di venticinque anni, è accorsa in aiuto ai suoi studenti della 2° E che, con una empatia che li ha contraddistinti in questo gesto eroico, avevano già messo in sicurezza il cane, dopo averlo tirato fuori dall’acqua grazie ad un ottimo lavoro di squadra.
«Ho notato che il cane aveva una medaglietta e per fortuna siamo riusciti a rintracciare il pet mate che, essendo fuori per lavoro, ha chiesto aiuto alla dog-sitter di fiducia – ha spiegato l’insegnante – Mentre cercavo di spostare il cane dalla strada con me non si è mosso. Ci hanno provato i ragazzi e il cane li ha seguiti».
Le acque del ruscello avevano sommerso quasi del tutto Anteo che probabilmente, senza il tempestivo aiuto dei ragazzini, sarebbe rimasto ancora per molto tempo bloccato all’interno di quella che sarebbe potuta diventare per lui una vera e propria trappola della morte, considerando anche che il torrente andava ad ingrossarsi a causa delle condizioni meteo avverse.
Nonostante la pioggia e nonostante l’imminente inizio delle lezioni, gli studenti sono rimasti affianco all'amico animale a cui avevano letteralmente salvato la vita e lui, per ringraziarli, ha accettato tutte le loro carezze fino all’arrivo della sua dog-sitter.
«Ho detto ai ragazzi di andare. Nel mentre numerosi genitori guardavano e, quando hanno capito cos’era successo, hanno sorriso. E il mio cuore si è riempito di gioia – ha continuato la professoressa – I ragazzi vanno coltivati all'empatia, al rispetto verso ogni essere vivente e a chiamare gli adulti quando si trovano in situazioni come queste».
Finita la giornata scolastica, una volta tornata a casa Maria Giulia non ha potuto far altro che raccontare il salvataggio a cui aveva assistito nelle ore precedenti, sui social tramite un post che ha fatto velocemente il giro del web.
Proprio attraverso la segnalazione su Facebook si è scoperto che il cucciolone era stato precedentemente adottato da un canile: una storica volontaria del posto ha infatti riconosciuto Anteo dalle foto pubblicate e ha commentato ringraziando gli alunni eroi della 2°E.
Solo tanta paura e fortunatamente nessun danno fisico per Anteo che per sempre sarà riconoscente ai suoi piccoli salvatori, i quali hanno dimostrato un coraggio e un rispetto della vita degni di nota. A riconoscere l’importanza del gesto compiuto dai ragazzi sono stati anche i compagni e gli insegnanti delle altri classi.
«A febbraio inizieremo nella scuola degli incontri con varie forze dell'ordine che saranno chiamate a rispondere a come ci si comporta quando ci si trova in queste situazioni – ha concluso la professoressa Fiore – la nostra scuola è sensibilissima a queste tematiche. Con i colleghi referenti salute e ambiente, legalità e bullismo abbiamo creato un'offerta formativa che miri a fare rete con programmi che rafforzano le emozioni e contribuiscano a rendere i ragazzi di oggi i cittadini consapevoli ed empatici di domani».