E’ stato il Pastore Tedesco Ron a segnalare la presenza di un grosso quantitativo di droga dentro un’abitazione della zona Ballarò di Palermo ai militari delle Stazioni di Palermo Piazza Marina ed Isola delle Femmine, durante un’attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione degli episodi di criminalità diffusa e al traffico di droga.
Ron è il cane antidroga del nucleo Carabinieri Cinofili di Palermo e non è la prima volta che grazie al suo infallibile fiuto vengono sequestrati stupefacenti di diversa natura, infatti anche negli anni scorsi sono state numerose le presenze del Pastore Tedesco nelle attività di contrasto alla criminalità.
I militari, da qualche giorno, monitoravano il quartiere dell’Albergheria di Palermo e della zona di Ballarò, con un lavoro costante di controllo, mirato a bloccare le attività di spaccio. E’ stato durante un’ispezione in zona che il cane Ron, nel transitare davanti ad un’abitazione dove vive una coppia, ha indicato agli agenti la possibile presenza di stupefacenti. E’ così scattata la perquisizione nella casa dei giovani di 30 e 27 anni che nascondevano sotto il letto matrimoniale 36 panetti di hashish imballati in confezioni di plastica, e circa 6.650 euro in contanti che si presumono essere il bottino di cessioni della droga già avvenute.
Grazie all’indicazione di Ron, che si è rivelata sin da subito corretta per i militari che ormai da anni lavorano assieme al fidato collega a quattro zampe, i due sono stati arrestati e trasferiti al carcere Pagliarelli di Palermo, dove resteranno in custodia cautelare in attesa del processo.
Il cane antidroga resta l’animale più temuto dagli spacciatori e da quanti sono coinvolti nella criminalità e nel traffico di sostanze stupefacenti, per l'eccellente capacità che dimostra nel rintracciare sostante particolari come quelle che compongono le droghe.
Cani come Leone che l'anno scorso aveva scoperto 39 piantine di marijuana a Genova, Pes che nell'aprile scorso ha trovato 400 chili di cocaina tra i caschi di banane: tutti "cani poliziotto" di cui Kodami ha raccontato e a cui va riconosciuta profonda gratitudine per l'importante e delicato lavoro che svolgono, coadiuvati e in una relazione basata sul rispetto e la collaborazione con i loro umani di riferimento.