Con la coda in mezzo alle zampe, visibilmente impaurito e magrissimo, un cane è stato abbandonato sotto la pioggia alle porte del canile municipale di Genova, il Monte Contessa. È il terzo caso in poche settimane: prima la cagna agganciata alla rete del rifugio per animali sulle alture della città, poi i due fratellini legati a un albero nel bosco vicino, e oggi il giovane Rottweiler lasciato in strada senza pietà.
Poco più di un anno, senza microchip e maltrattato, il molosso è stato visto vagare sotto la pioggia in via Rollino da un automobilista che si è fermato e ha chiamato i soccorsi. In attesa dell'ambulanza veterinaria della Croce Gialla Soccorso Animali, si è procurato delle crocchette per sfamare il cucciolone, probabilmente a digiuno da molte ore.
I volontari intervenuti hanno constatato l'assenza del dispositivo di riconoscimento e dunque di un'iscrizione nell'anagrafe canina: il Rott è entrato in canile dove resterà prima in osservazione sanitaria e poi sarà messo in adozione. Lasciare un cane davanti al canile, non solo è un reato di abbandono stabilito dalla sentenza della Cassazione n. 49471/2022, ma è un atto che dimostra il totale disinteresse nei confronti del benessere dell'animale. Non conoscere la sua provenienza, gli eventuali problemi di salute, dove e come viveva prima, e ancora se gli sono stati somministrati i vaccini o se è stata eseguita una corretta profilassi antiparassitaria, il lavoro per il veterinari del canile e per gli educatori cinofili diventa ancora più difficoltoso.
A Genova i casi di abbandono vicino al canile sono aumentati a ritmo sostenuto, parliamo di un ritrovamento a settimana ormai solo nell'ultimo mese, ma chi non ha più intenzione di convivere con il proprio cane può scegliere un'altra strada? Certo, ma ha un costo che varia in base al reddito familiare. Il proprietario può informarsi all'Ufficio Animali della propria città, fare richiesta di rinuncia dell'animale e aspettare di ricevere indicazioni dal Comune sulle modalità e i tempi con cui lasciare il cane.
Kodami nel corso degli anni ha lanciato campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono, invitando anche chi assiste a episodi del genere a denunciare alle autorità, se possibile presentando anche prove fotografiche e video dell’accaduto per poter procedere penalmente con la denuncia.