Il manto bianco con qualche chiazza marrone, appena otto mesi di vita, un simil Pitbull di indole docile. Era stato legato con un guinzaglio a un traliccio della corrente elettrica, sotto il sole e senza possibilità di ripararsi al fresco. Un cane è stato abbandonato a Nardò in Contrada Conga, in piena campagna. La sua storia, però, ha trovato subito un lieto fine: un uomo che si trovava a passare in zona, attirato dalla presenza di un’auto delle Guardie Zoofile di Agriambiente di Nardò, ha deciso di adottare l’animale.
A raccontare l’episodio Toni Russo, responsabile provinciale di Agriambiente Lecce: «Per puro caso un signore che ha un terreno da quelle parti ha notato il cane legato ed ha avvisato il consigliere comunale Pierpaolo Giuri che, a sua volta, ci ha girato la segnalazione – spiega a Kodami – una volta arrivati sul posto siamo stati raggiunti da un operaio che passava di lì per motivi di lavoro e che, notando la nostra auto, si è fermato per vedere cosa fosse successo. Dopo aver visto il cane e aver capito che sarebbe finito in canile ha fatto un giro di chiamate tra i familiari per trovargli una sistemazione diversa. Alla fine lo ha preso con sé».
Un episodio che va in controtendenza rispetto ai fatti che ci ritroviamo spesso a raccontare di animali in attesa di una casa per mesi. Soprattutto quando si tratta di Pitbull, l’adozione è spesso una chimera. L’animale, ad ogni modo, è stato lasciato all’uomo a condizione che provveda alla sua regolare registrazione presso l’anagrafe canina, con l’applicazione dell’apposito microchip. Una misura necessaria per evitare che questo cagnolone finisca nuovamente per strada.
«Le segnalazioni per l'avvistamento di cani vaganti, presumibilmente abbandonati, sono quasi giornaliere in estate come in inverno – aggiunge Toni Russo – è un'emorragia che non accenna a diminuire. Nardò poi ha un territorio vastissimo ed è ancora più difficile vigilare. Stiamo cercando di sensibilizzare i comuni ad adottare l'unico sistema valido per arginare il problema, che è quello di fare il censimento canino dei cani tenuti di proprietà con controlli da parte delle polizie locali e delle guardie zoofile soprattutto nelle periferie. Bisogna bloccare il fenomeno alla nascita. Un cane, una volta dotato di microchip, non sarà più abbandonato. Purtroppo questo metodo non viene applicato per mancanza di personale».
Alcuni mesi fa vi avevamo raccontato in un altro articolo della disperazione di cani Amstaff e Pitbull quando entrano in canile. Queste razze sono spesso vittime delle mode, di adozioni incoscienti e di abbandoni. Proprio in relazione ai Pitbull, che in Italia non sono più formalmente riconosciuti come una razza, abbiamo dedicato una puntata del nostro format "Che Razza di Storia!" in cui l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio e la veterinaria esperta in comportamento Elena Garoni – entrambi membri del comitato scientifico di Kodami – hanno fatto un excursus accurato sui cani di questa tipologia.
Vi ricordiamo inoltre la nostra campagna contro gli abbandoni Vacanza Bestiale 2023, in cui abbiamo provato a chiamare in causa le istituzioni, con la consapevolezza che non ci si può più affidare solo all'encomiabile lavoro di volontari e associazioni per riuscire ad arginare questa piaga, soprattutto nel periodo estivo, quando la vita di un animale sembra contare ancor meno del solito.