Salvataggio incredibile da parte dei Vigili del Fuoco intorno a mezzogiorno di domenica scorsa in corso Regina Margherita, nel centro di Torino: un cane, Limo, a passeggio con il suo dog sitter, non si sa come e perché, si è ritrovato incastrato sotto un tram in transito. Il conducente, fortunatamente attento, ha fermato subito la corsa mentre il dog sitter chiamava i soccorsi, i quali arrivati sul posto con diversi mezzi, grazie a uno speciale martinetto idraulico sono riusciti a sollevare la carrozza e a salvare Limo, che è rimasto miracolosamente illeso. Non si sa nulla, ad ora, della dinamica dell’incidente ed è quindi difficile capire cosa sia successo in quegli attimi di concitazione.
Per quanto riguarda le responsabilità, se quella del pet mate esiste sempre e comunque a prescindere, per quanto riguarda quella del dog sitter la situazione si complica: infatti, in caso di danni provocati dal cane di cui la persona si occupa, non c’è ancora un accordo in dottrina e giurisprudenza e le cose cambiano a seconda dell’interpretazione data dai giudici. Vero è che chi lascia il proprio cane in compagnia del dog sitter si aspetta, se ha scelto un professionista, che sia lui ad assumersi la responsabilità in caso di danni da parte dell’animale. Eppure per i giudici non è necessariamente così e le tesi seguite sono due: la prima, minoritaria, ritiene che la responsabilità segua la custodia e quindi che la colpa sia da imputare al dog sitter. La seconda, invece, ed è la più frequente, è che la responsabilità sia in ogni caso del pet mate.
In Italia, ad oggi, non esiste ancora un albo di professionisti di riferimento, a parte in Piemonte dove è stato finalmente istituito, e quindi trovare una persona affidabile e competente può non essere facile.