Si chiamava Campanito ed era un toro spagnolo. Fosse rimasto un animale libero mai avremmo parlato di lui e la sua vita sarebbe passata inosservata agli occhi degli umani. Magari fosse andata così, invece la sua fine orrenda è arrivata sui siti di tutto il mondo e ora anche su Kodami. La polizia spagnola sta infatti indagando dopo che Campanito, definito "un toro da combattimento" è riuscito a scappare da un'arena dove si stava svolgendo l'ennesima manifestazione con animali nella cittadina di Brihuega.
Il bovino, forte della sua mezza tonnellata di peso, si è fatto strada ed è riuscito ad uscire dal "ring" finendo per le strade del piccolo paese in cui vivono circa 2400 persone. Alcune di queste, però, hanno pensato bene di inseguirlo, "cacciarlo" per strada fino al punto che poi due persone per fermarlo hanno deciso di investirlo con l'automobile e ucciderlo.
La breve fuga di Campanito è avvenuta nelle prime ore di domenica. Nell'arena si erano radunate migliaia di persone per partecipare a un concurso de recortadores, in cui i partecipanti si alternano saltando, volteggiando e facendo altre umane evoluzioni attorno a un toro o una giovenca nella speranza di raggiungere il titolo de "il più coraggioso".
Un video che gira in Rete, e che Kodami non mostra come sempre facciamo quando ci sono immagini di animali sofferenti o sottoposti a trattamenti violenti da parte degli uomini, fa vedere l'animale che verso la fine della giornata di "show", prende di mira le porte dell'arena e, dopo essersi fatto strada, riesce a fuggire per le strade del paesino. Un altro video, poi, mostra Campanito che gira appunto nelle viuzze della cittadina, gente che lo insegue e c'è chi lo riprende o che ride esaltato dalla situazione. «Il toro si sta dirigendo in strada», si sente dire nel primo video, mentre nel secondo si intravedono almeno una dozzina di persone, inclusi gli organizzatori dell'evento, che lo inseguono.
Campanito, secondo quando riportato dai media locali e dal Guardian ha incornato due uomini durante la sua avventura in libertà. Entrambi hanno dovuto essere portati in ospedale ma stanno bene: uno con ferite lievi e l'altro in condizioni stabili. Intanto però i residenti prendevano la loro decisione su come fermare la sua corsa: colpendolo con un veicolo e inveendo su di lui. Una testimonianza del posto, raccolta dal quotidiano inglese, così descrive quel momento drammatico: «Hanno colpito il toro finché non è morto». Ed è proprio quel secondo video che fa vedere gli ultimi istanti di Campanito, mentre passeggia per una via e un'auto da dietro accelera prima di sbattere contro l'animale.
La Guardia Civil ha identificato il conducente dell'automobile ma ad oggi non ci sono stati arresti e nessuno è stato accusato, mentre l'inchiesta rimane aperta. Il caso, ovviamente, ha scosso il mondo degli animalisti e colpito anche l'opinione pubblica spagnola. In un tweet Sergio Torres, a capo della Direzione generale del governo spagnolo per la protezione degli animali, ha definito l'accaduto così: «Immagini vergognose e terribili a Brihuega».
Che cosa è la tauromachia in Spagna
Come ha scritto la veterinaria Laura Arena, esperta di benessere animale e membro del comitato scientifico di Kodami, la tauromachia racchiude una serie di “eventi culturali” rappresentati in sostanza dal combattimento rituale contro i tori. Esistono, però, anche manifestazioni che coinvolgono vacche, giovani vitelli o buoi castrati. Documentata fin dal 1.600 a.C., la tauromachia nasce nel bacino del mediterraneo in tempi molto antichi, espansa poi al resto d’Europa e del mondo.
Ad oggi, in Europa, resta diffusa principalmente in Spagna, specialmente nel sud, dove è riconosciuta come patrimonio culturale dello Stato, e in altri paesi come Portogallo e Francia. È inoltre diffusa in alcuni Paesi latino-americani come Colombia e Messico, e negli Stati Uniti principalmente sotto la forma dei rodeo e sue varianti.
La rappresentazione massima della tauromachia è la Corrida de toros, classica manifestazione svolta nelle arenas de toros dove un torero spettacolarizza le letterali sevizie all’animale. Nei secoli però, l’essere umano è riuscito ad inventare svariati modi per torturare questi animali in maniera spettacolarizzata. Come, ad esempio, il "toro embolado", che consiste nella rappresentazione di un toro con le corna infiammate deriso e rincorso dai cittadini; il “bou a la mar” manifestazione che consiste nel costringere un toro, dopo una rincorsa estenuante, e messo alle strette all’orlo di un porticciolo, a gettarsi a mare. E poi le più famose corse, di cui appunto è capofila è la festa San Fermin a Pamplona.