Orrore in Indonesia dopo il salvataggio di oltre 200 cani destinati al macello: sabato scorso la polizia locale ha intercettato un camion di animali con muso e zampe legate in viaggio verso la città di Surakarta in Indonesia. I cani sarebbero dovuti essere uccisi e la loro carne venduta per il consumo a Giava Occidentale. Cinque persone sono state arrestate e rischiano fino a cinque anni di carcere secondo la legge locale.
Alcuni attivisti dell'associazione "Animals Hope Shelter" avevano denunciato il traffico di carne a dicembre ma poi avevano perso le tracce dei trafficanti, fino a quando la polizia locale è riuscita ad intercettare i responsabili e fermare l'attività. L’Indonesia è ancora uno dei pochi paesi al mondo che consente la vendita di carne di cane e gatto, nonostante stia crescendo la sensibilità nella cittadinanza e nelle istituzioni e sono sempre di più le città che impongono divieti locali a questo tipo di commercio. In Indonesia questo divieto non riguarda ancora tutto il paese.
Lo scorso marzo, secondo quanto diffuso dal Dog Meat Free Indonesia (Dmfi), il governatore di Jakarta Heru Budi Hartono ha ufficializzato il divieto del commercio della carne di cane: attualmente sono 21 le province che ne hanno vietato il commercio. E si spera che le restanti 17 province seguiranno molto l'esempio. Spetta dunque ai governi regionali vietare il commercio.
La richiesta di questo tipo di carne è in calo in tutto il continente e l’opposizione al commercio è diventata sempre più forte, anche in Indonesia, in particolare tra le generazioni più giovani. Sebbene questo traffico di animali sia ancora diffuso nel paese, si stima che sol il 7% degli indonesiani mangi carne di cane, sempre secondo i dati di Dog Meat Free Indonesia, considerando che l’87% dei 270 milioni di cittadini locali è di religione musulmana e consideri i prodotti a base di cane come proibiti, allo stesso modo della carne di maiale. Infatti la carne viene consumata soprattutto nelle zone prevalentemente cristiane del Paese, come Sumatra settentrionale, Sulawesi settentrionale e Nusa Tenggara orientale, dove solo il 9% della popolazione segue i precetti dell'Islam.
Le associazioni animaliste, i singoli cittadini e anche molte celebrità locali ed internazionali hanno più volte sollecitato il presidente Joko Widodo ed i leader locali affinché si impegnino a promuovere leggi che vietino il commercio di carne di cani e gatti: in tutto il paese, ogni anno ne vengono uccisi circa 1 milione. Lola Webber, direttrice della campagna End Dog Meat per Humane Society International, ha dichiarato: «Si parla di crudeltà allo stato puro: bande e commercianti rubano e picchiano migliaia di animali terrorizzati e urlanti ogni mese dai villaggi. Molti di loro sono amati compagni di famiglia. Vengono strappati via e maltrattati da questi criminali in pieno giorno, spaventati e impotenti. È urgente che il presidente Widodo agisca immediatamente per fermare questo strage».
Lo scorso novembre celebrità internazionali e locali hanno invitato il Presidente Joko Widodo in una lettera congiunta di porre fine a questa brutale mattanza in seguito al salvataggio di animali da uno dei mercati più famosi del paese, Tomohon Extreme Market. Si tratta di uno dei wet market più famosi d’Asia, famoso per la vendita di pipistrelli, topi, cani e gatti che si trova sull'isola di Sulawesi. Un commercio che, secondo le informazioni diffuse da HSI, porta a circa 130.000 cani macellati ogni anno.
I firmatari della lettera hanno elogiato i leader di tutto il paese che hanno preso provvedimenti per sradicare il fenomeno nelle loro rispettive giurisdizioni. Ma c'è ancora tanto lavoro da fare. La lettera riconosce il fatto che la maggior parte delle persone in Indonesia vuole che si concretizzassero dei divieti. Le star hanno scritto: «Siamo forti della stragrande maggioranza dei cittadini indonesiani e dei visitatori internazionali che si oppongono al commercio di carne di cane e gatto e credono nella protezione degli animali dalla crudeltà e dallo sfruttamento; e applaudiamo quei leader che hanno adottato misure per dare priorità alla salute e alla sicurezza dei loro cittadini».
La direttrice della campagna End Dog Meat, Lola Webber, ha dichiarato: «Siamo così grati a queste star indonesiane e globali che usano la loro voce per parlare a nome di queste vittime silenti che sopportano gli abusi più orribili. Facciamo eco alle loro lodi per i leader indonesiani che lavorano con noi per porre fine a questa crudeltà e ci uniamo a loro nell’esortare il presidente Widodo a introdurre un divieto a livello nazionale».