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19 Dicembre 2023
18:24

Calendario cites 2024 racconta l’Africa: terra affascinante, complessa e vulnerabile

Calendario Cites 2024 racconta l'Africa in tutte le sue bellezze, ma anche in tutta la sua complessità. Un progetto editoriale volto alla conoscenza della biodiversità e alla comprensione dei fattori che influiscono sul fenomeno di estinzione di alcune specie viventi.

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Oggi a Roma è stato presentato il Calendario CITES 2024, interamente dedicato al continente africano in tutta la sua vasta biodiversità. Ogni pagina è dedicata a una specie tutelata dalla convenzione di Washington con informazioni relative ai caratteri fisici ed etologici delle specie che popolano tre macro-aree continentali: zona arida, desertica ed equatoriale.

Durante la presentazione è intervenuto Andrea Rispoli, il comandante dell'Arma dei Carabinieri: «Conservare la biodiversità è missione fondamentale per l’umanità perché l’ambiente possa essere consegnato alle generazioni che, con il loro divenire, scandiscono il tempo della vita sul nostro pianeta. Un lavoro continuo ed attento che deve vedere tutti coinvolti, Istituzioni e cittadini. In questo, la Convenzione di Washington, che regolamenta il commercio di animali e piante in via d’estinzione e ne contrasta quello illegale, rappresenta uno straordinario strumento che vede l’Arma dei Carabinieri in prima linea, in Italia e nel mondo, attraverso l’appassionato e competente impegno dei suoi Reparti specializzati».

I carabinieri CITES da più di 40 anni di applicazione dalla Convenzione hanno contribuito significativamente alla conservazione delle specie in via d'estinzione. Ad oggi, infatti, il raggruppamento vanta di 35 nuclei e 11 distaccamenti dislocati sul territorio nazionale ed ogni nucleo opera per arginare le importazioni ed i commerci illegali di specie protette e coordina, attraverso la sezione operativa, le attività di anti bracconaggio nazionale nonché il contrasto del maltrattamento di animali.

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Il bracconaggio è una piaga con cui bisogna fare i conti quotidianamente: decine di migliaia sono i reperti confiscati negli oltre 40 anni di attività della CITES attualmente custoditi al  magazzino Centrale Reperti Confiscati. Per non parlare del traffico illegale di flora e fauna: stimato in oltre 20 miliardi di dollari l'anno per le oltre 38.000 mila specie tutelate.

Nel biennio 2022/2023 la sezione operativa CITES ha allargato il campo d'azione incrementando le operazioni a livello internazionale, attivando collaborazioni con l'Europol e l'Interpol: fra le principali campagne di controlli attuate dal raggruppamento nel 2023 c'è stata, ad esempio, “Reptilia”, finalizzata al contrasto del traffico illecito di rettili che ha portato a effettuare, solo in Italia, oltre 200 operazioni nel corso delle quali sono stati controllati circa duemila esemplari, elevate numerose sanzioni amministrative e deferiti più soggetti all’Autorità Giudiziaria con sviluppi investigativi in corso. Sempre in tema animale, un'attività importante ha riguardato una specie in particolare, i wallaby, con il trasferimento di 13 esemplari di Macropu rufogriseus che erano stati confiscati. Particolarmente complessa, ha necessitato anche dell’ausilio di imbarcazioni dei Vigili del Fuoco per portare gli esemplari, una volta catturati, dall’Isola dei Cipressi sita nel lago di Pusiano (CO) alla struttura affidataria individuata dal MASE avente sede in Toscana.

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