L’inizio del nuovo anno oramai è passato da più di dieci giorni. Eppure la conta dei danni continua, soprattutto a causa della tanto discussa abitudine di far esplodere petardi allo scoccare della mezzanotte. Lo sanno bene anche gli amici a quattro zampe che hanno sofferto per i festeggiamenti degli umani come è successo a Polpetta, una meticcia accolta dal Canile Sanitario di Bari dopo essere stata recuperata con procedura di pronto soccorso.
La cagnolina, una stanziale accudita e curata quotidianamente da 7 anni sul territorio cittadino, è fuggita per il terrore allontanandosi dalla sua zona. Lo spaesamento per un luogo diverso da quello dove era abituata a vivere, la paura, forse, per quanto avvenuto nei giorni precedenti, sono state tutte condizioni che l’hanno esposta a nuovi pericoli tra cui quello delle automobili. Investita da un’auto è stata salvata per miracolo.
Adesso è affidata ai veterinari e si spera che possa tornare al più presto in libertà: «Dopo le cure tornerà al suo posto – spiegano i responsabili del canile dell’Associazione Nati per Amarti Odv sulla pagina Facebook della struttura – Purtroppo l’uomo dovrebbe essere senziente, ma ci sono molte eccezioni».
La stessa disavventura l’aveva vissuta per lo stesso motivo Malvin, altro cane stanziale regolarmente accudito sul territorio. Per lui tutta la vicenda si era esaurita tra il 31 dicembre e il 1 gennaio. Dalla fuga alla ricerca di un riparo, lontano dai “bombardamenti”, al salvataggio compiuto da Carabinieri e Vigili del Fuoco. Il cane, infatti, era finito in una profonda caditoia, nella quale era rimasto imprigionato fino a quando un passante lo aveva visto chiamando i soccorsi.
Dopo l’incidente sta meglio e ha potuto godere dell’assistenza del personale del Canile di Bari. Anche per lui il futuro, per fortuna, sarà ancora sul territorio come cane libero regolarmente seguito dai volontari della città.
Due episodi significativi che rappresentano la coda di un bollettino che purtroppo ha fatto registrare episodi in tutto lo stivale, nonostante i divieti che riguardavano anche il capoluogo pugliese. E che, ahimè, si protraggono anche nel corso dell’anno, con batterie di fuochi pirotecnici sparate in ogni mese dell’anno, anche in vicinanza di parchi e aree di sguinzagliamento, col rischio concreto di mettere a repentaglio la vita degli animali ma anche dei loro pet mate, laddove ce ne siano. Come scritto anche dal personale del Canile Sanitario di Bari: «Le usanze barbare e incivili, purtroppo anche da parte di molti baresi, confermano ancora una volta la superficialità e menefreghismo del genere umano. Ci consoliamo con tutte le brave persone che invece abbiamo conosciuto tramite l’esperienza del canile da sette anni a questa parte».