A Poggioreale due giovani hanno provato a scuoiare vivo una cagnolina con un coltello, ma prima di riuscire a ucciderlo sono stati fermati da due volontarie per i diritti degli animali. Ora la cagnolina affidata ai medici veterinari che in queste ore stanno provando a salvarle la vita.
È avvenuta nel quartiere Poggioreale, alla periferia di Napoli, l’ennesima barbarie compiuta da due giovanissimi nei confronti di un cane. Il peggio è stato evitato solo grazie all'intervento di due attiviste dell'associazione Animal Day che hanno visto ciò che stava avvenendo ed è intervenuta per fermare i ragazzi.
L'episodio è stato denunciato da Stella Cervasio, giornalista e presidente dell'Animal Day: «La tenevano ferma e le tagliavano pelliccia e pelle dalla schiena, lei si è rivoltata ed è finita nella polvere, due volontarie l'hanno vista e hanno gridato come pazze: si sono messi su un motorino e sono scappati. La cagnolina peserà sette chili».
«Non credo che si salverà – dice Cervasio a Kodami – ma se si salva la accoglierò in casa mia. Si tratta du una cagnolina ormai anziana e ancora sotto choc». Insieme alla storia, sui social sono state diffuse anche le foto delle ferite riportate dalla cagnolina. Si tratta di immagini che non troverete su Kodami per non ledere la dignità di qualsiasi essere vivente e perché nulla aggiunge a quanto scritto.
I due giovani stavano seviziando l'animale quando le attiviste hanno intimato loro di fermarsi. A quel punto però i ragazzi sono scappati via a bordo di un motorino e si sono dileguati nonostante una delle due volontaria abbia provato a rincorrerli.
La vicenda è seguita anche dal deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli: «Ci assicureremo che il cane riceva cure adeguate augurandoci che si salvi e possa rimettersi presto. Sosteniamo la denuncia dell'associazione Animal Day presieduta da Stella Cervasio e dell'attivista Flora che quei delinquenti vengano assicurati alla giustizia».
L’animale è ora in cura preso una struttura veterinaria ma la sua vita è appesa a un filo. Una vicenda che ricorda da vicino quella del gatto Leone, morto dopo essere stato scuoiato vivo ad Angri, in Provincia di Salerno.
«Quante volte ancora dovremmo scendere in piazza per urlare il nostro sdegno e mettere fine a queste atrocità? – si chiede il deputato – Noi non ci stancheremo mai di combattere ma servono leggi moderne ed adeguate per tutelare davvero gli animali che purtroppo nonostante tanti proclami non sono state ancora calendarizzate». Il riferimento è alla legge per inasprire le pene contro gli animali, più volte posticipata e cancellata dal calendario degli ordini del giorno della Camera.