È stata presa e scaraventata sui binari della metropolitana, mentre il treno era in arrivo. Ma fortunatamente il destino della cagnolina non era quello voluto dall'autore di questo folle gesto. Luky, infatti, come è stata ribattezzata, è stata salvata e adottata.
Il fatto ha avuto luogo nella metropolitana di Bisceglie, a Milano, intorno alle 18 di lunedì pomeriggio. Tutto è scaturito da una lite di un cittadino senza fissa dimora con un altro passeggero che gli chiedeva di indossare la mascherina.
Un diverbio molto acceso per il quale sono dovuti intervenire prima i vigilantes di Atm, ma che dopo insulti e minacce, hanno preferito chiedere l'intervento anche della Polizia. La rabbia dell’uomo, però, ormai era troppo accesa ed è bastata la vista degli agenti per scatenarla ancora di più. Tanto da prendere la sua cagnolina e scagliarla sui binari.
Per fortuna Lucky, una simil Jack Russel, non si è fatta nulla e adesso avrà una nuova casa e una nuova famiglia. Infatti è stata adottata da un operatore della security dell'azienda dei trasporti intervenuto.
Il 33enne è stato invece denunciato per maltrattamenti su animali e interruzione di pubblico servizio perché la circolazione sulla rossa è rimasta sospesa per circa 40 minuti. A questo punto Atm potrebbe anche chiedere i danni all'uomo, che però chiaramente risulta nullatenente.
Il maltrattamento sugli animali è un reato, non è mai sbagliato ricordarlo, visto che gli episodi di crudeltà sulle diverse bestie sono all’ordine del giorno. Secondo il Rapporto Zoomafia 2022 della Lav in Italia ogni 55 minuti viene fatta una denuncia per reati contro gli animali.
Dall’analisi, il reato più contestato è quello di uccisione di animali, di cui si contano 2.624 procedimenti, pari al 34,90% del totale registrati presso le 118 Procure che hanno fornito i dati alla Lav. Tale reato, però, rimane spesso impunito, visto che la stragrande maggioranza delle denunce per uccisione di animali è a carico di ignoti, circa l’86,24%.
Il quadro che esce dal report è piuttosto agghiacciante, tenendo anche conto che non è nemmeno completamente attendibile, vista la difficoltà di quantificare attraverso dati ufficiali la portata di un fenomeno criminale che per sua natura è sommerso.
Tanto è vero che quelli forniti dal Rapporto sono numeri al ribasso, visto che il numero “oscuro” di reati contro gli animali, ovvero quelli non denunciati, è molto alto, oltre che costante.