È difficile trovare le parole per quanto accaduto a Mondragone, in provincia di Caserta. Una cagnolina di appena sei mesi è stata uccisa da qualcuno che ha deciso di lanciarla nel vuoto dal settimo piano di un palazzo. È successo domenica 23 luglio 2023 nel tardo pomeriggio, quando uno dei volontari della zona che si occupa di seguire e accudire i cani del territorio è stato avvisato da alcuni testimoni che, tuttavia, secondo LNDC Animal Protection si sarebbero poi tirati indietro per paura di ritorsioni.
Sul posto sono arrivati anche i Carabinieri e due medici dell'ASL di Aversa per il recupero del corpo dell'animale, che verrà ora sottoposto ad esame autoptico. Si trattava di una cagnolina che viveva in zona e che era seguita dai volontari, per cui l'ipotesi al momento più verosimile è che qualcuno l'abbia deliberatamente prelevata dalla strada per portarla in casa solo per poi farle fare quella fine tanto macabra.
«È difficile trovare parole civili per commentare questa vicenda che di civile non ha proprio niente. Siamo davanti alla malvagità pura e semplice, senza alcuna giustificazione o scusante – ha commentato Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection – Non ci possono davvero essere motivi per prendere una cucciola dalla strada, dove non dava fastidio a nessuno, portarsela in casa fino al settimo piano e lanciarla nel vuoto per ucciderla. L’unica cosa che ci può essere dietro a questa cosa è una crudeltà spietata e una cattiveria davvero pericolosa. Del resto, la persona che aveva segnalato inizialmente l’episodio al volontario sembrerebbe essersi già tirata indietro perché probabilmente ha paura del mostro che è stato capace di questo orrore».
La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha deciso di sporgere denuncia per l'accaduto, sottolineando quanto ancora sia difficile la vita dei cani e non solo in alcuni territori della provincia di Caserta. «Mi auguro che i Carabinieri svolgano indagini approfondite per venire a capo di questa vicenda e individuare i responsabili. Allo stesso tempo, spero che le persone che hanno visto decidano di squarciare il velo dell’omertà e farsi avanti per testimoniare. Mi rendo conto che si tratta di un quartiere difficile, ma la criminalità e la malvagità riescono a proliferare proprio grazie alla paura e all’omertà delle persone per bene, che evitano di esporsi. Finché le brave persone non si faranno coraggio, affrontando e denunciando, nulla potrà cambiare. Chi volesse fornire delle informazioni utili, può farlo rivolgendosi direttamente alle forze dell’ordine o al nostro sportello legale», ha concluso Piera Rosati.