Il proiettile l'ha trafitta da parte a parte lesionando in maniera permanente la colonna vertebrale. Sofia, cagnolina di appena 5 mesi, non potrà più muovere le zampe posteriori, e anche se adesso non è più in pericolo di vita qualcosa dentro di lei è morto.
Lo racconta a Kodami Tiziana Torzillo, volontaria dell'Enpa di Potenza che per prima ha prestato soccorso alla piccola Sofia la mattina del 27 settembre a Viggiano. «Quando sono arrivata insieme con le altre volontarie ho subito notato che qualcosa non andava: Sofia era accasciata sotto a un gradino di un'abitazione, non si muoveva ma strisciava sulle zampe. Ho pensato che fosse stata investita ma il veterinario da cui l'abbiamo subito portata ha rivelato che in realtà era stata raggiunta da un colpo di pistola».
I frammenti del proiettile sono ancora nel suo corpo e i veterinari stanno ancora valutando se rimuoverli tramite intervento oppure evitare questo nuovo trauma alla cagnolina. «Sofia è cambiata. È apatica, sta sempre con le orecchie basse, ha perso tutta la gioia di vivere che la contraddistingueva fino al giorno prima».
Sofia era stata trovata insieme ai suoi 5 fratellini in strada nella Provincia potentina, probabile frutto di una cucciolata casalinga. Le volontarie dell'Enpa, prive di una struttura sul territorio hanno quindi usato uno spazio in loro disponibilità per accogliere i cuccioli in attesa di adozione, una soluzione transitoria per evitare il passaggio in canile e seguire in prima persona le adozioni, solitamente molto rapidi quando si parla di individui giovani: «Quando possiamo, evitiamo di farli entrare in canile perché molto spesso ci marciscono dentro. Non avevamo mai avuto alcun tipo di problema, e certo non ci aspettavamo una cosa simile».
Qualcuno, armato di pistola, avrebbe rivolto l'arma contro Sofia. «È stato intenzionale, non ci sono altre spiegazioni – dice Torzillo – Un delinquente che le ha sparato freddamente. Non è un'area isolata in aperta campagna, e non è vicina a una zona di caccia. Qualcuno semplicemente ha preso la pistola e ha sparato al primo cane che ha visto».
«Spero che l'amministrazione comunale intervenga – è l'appello della volontaria – perché quello che è successo perché è grave per tutti. Al posto del cane poteva esserci un abitante, un bambino, chiunque».
Le volontarie hanno sporto denuncia contro ignoti, e anche l’Enpa attraverso il suo ufficio legale presenterà una denuncia formale all’autorità giudiziaria. La cartella clinica della cagnolina è stata consegnata ai carabinieri per avviare le indagini necessarie, ma nel frattempo serve al più presto una sistemazione per Sofia: «Una volta uscita dalla clinica non sappiamo dove collocarla: non abbiamo una struttura e lei adesso è un cane con bisogni speciali, non può andare in canile. Confidiamo nel buon cuore delle persone, qualcuno che voglia prenderla con sé con responsabilità».
Sofia avrà sempre bisogno del carrellino per camminare e di cure speciali, ma soprattutto ha bisogno di amore e conforto dopo il trauma che ha subito.
Per informazioni su Sofia e sulla sua adozione scrivere a Tiziana Torzillo al numero: 349 297 0528