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5 Aprile 2024
16:17

Cagnolina chiusa nel box auto al buio e senza cibo: salvata dai Carabinieri

Ancora un caso di maltrattamento nel Casertano. Una cagnolina era rinchiusa dentro un box auto senza luce e tra i suoi escrementi.

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Ancora un caso di maltrattamento nel Casertano. Questa volta è successo a Teverola, dove una cagna veniva tenuto chiuso al buio in un box auto con un laccio al collo. A salvarlo sono intervenuti i militari del Nucleo Carabinieri Forestali di Marcianise.

Quando i Carabinieri sono entrati nel garage interrato dell'abitazione sono stati subito attirati dall'abbaiare di un cane. Hanno quindi scoperto che l'animale si trovava all'interno di un box auto chiuso da una saracinesca e con illuminazione interna spenta. Il cane era del tutto al buio in una stanzetta grande pochi metri. Una situazione che ha fatto scattare i controlli e per la quale è intervenuto anche il personale del Servizio Veterinario Asl del servizio randagismo ed equidi di Aversa.

Individuato il proprietario del box auto, che ha consentito l’accesso, i militari hanno trovato l'animale di media taglia, dal manto bianco e marrone. Intorno al collo aveva un nastro in nylon, simile a quelli usati per le persiane di casa, fissato a un chiodo da una estremità. Il cane è risultato anche sprovvisto di microchip identificativo, ma come spiegano ha mostrato subito di riconoscere il suo umano.

Nel box l'aria era irrespirabile a causa della presenza di escrementi sul pavimento, all’interno non vi era infatti alcun dispositivo che consentisse il ricambio dell’aria: la cagna restava quindi al buio in una stanza dall'odore malsano e dove non c'era alcuna traccia di cibo.

Alla luce di quanto accertato, i Carabinieri hanno contestato all'uomo precise responsabilità penali in ordine al reato previsto in materia di «detenzione di un animale in condizioni incompatibili con la propria natura e produttive di gravi sofferenze». La cagnolina è stata quindi sottoposta a sequestro e affidata in custodia giudiziaria a una pensione per cani, deferendo il suo umano in stato di libertà.

La pena prevista in caso di condanna per il reato di maltrattamento di animale è la reclusione da tre a diciotto mesi oppure una multa da 5.000 a 30.000 euro.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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