È stata chiamata Dharma la cagnolina che ha vagato per diverse settimane per le campagne di Santa Margherita di Belice trascinandosi dietro un enorme tumore mammario, ormai diventato grande quanto una palla da basket.
«Dharma è un nome che nella tradizione induista e buddhista significa “che vale la pena” e noi con lei vogliamo provarci. Vogliamo restituirle la dignità di cui è stata privata per molto tempo», inizia così il racconto a Kodami di Chiara Calasanzio, volontaria animalista che accoglie all’interno del suo rifugio Oasi Ohana più di cento cani.
Dharma è stata segnalata diverse volte nelle zone di campagna del territorio e tutti quelli che la avvistavano la descrivevano come “un cane con una grossa palla sotto il petto” e, particolare ancora più agghiacciante, “con un collare di ferro al collo”, segno che l’animale non era né un cane libero né un cane smarrito dato che nessuno, negli ultimi tempi, aveva denunciato la sua scomparsa.
Un mistero, quello dell’abbandono di Dharma, che è rimasto irrisolto anche dopo il recupero, avvenuto pochi giorni fa ad opera dei volontari: nessun microchip esistente e, dunque, nessun pet mate da rintracciare.
«Recuperarla non è stato affatto semplice: le operazioni si sono rivelate abbastanza complicate a causa della diffidenza del povero cane che, impaurito, ringhiava e cercava di aggredire ogni volta che qualcuno provava ad avvicinarsi – continua Chiara Calasanzio – Un grande ringraziamento lo voglio fare a Sara Messina, colei che, giorno dopo giorno, con tanta pazienza, è riuscita a conquistare la fiducia di Dharma e che ha condotto le operazioni di salvataggio».
Subito dopo il recupero, il cane è stato trasportato presso un ambulatorio veterinario dove sono stati eseguiti i primi accertamenti e le prime visite che, come si poteva prevedere dall’osservazione dell’estensione del pallone presente sotto l’addome di Dharma, hanno evidenziato la presenza di un tumore mammario pieno di caverne con sangue all’interno. Inoltre, le analisi hanno rilevato una forte anemia, condizione questa che, assieme alla mancanza di cibo e cure, ha reso il povero cane uno scheletro vivente.
L’intervento a cui verrà sottoposta la cagnolina è molto delicato e rischioso, tuttavia i volontari, dopo aver sentito il parere di un esperto veterinario e in accordo con esso, hanno deciso di proseguire e tentare il possibile.
«Dharma è un cane che sicuramente viveva in compagnia di esseri umani e a dimostrarlo è il collare che indossava – spiega Chiara – il tumore non può essere comparso da un giorno all’altro, semplicemente chi in teoria avrebbe dovuto prendersi cura di lei, in pratica ha preferito ignorare il problema per molto tempo ed infine risolverlo con l’abbandono».
In attesa del momento in cui avverrà l'operazione, Dharma è accudita e seguita dai volontari del rifugio "Oasi Ohana", da cui sta ricevendo, per la prima volta nella sua vita, amore e rispetto.
L’associazione darà tutti gli aggiornamenti del caso tramite la loro pagina Facebook.