Il cadavere di capodoglio di circa 10 metri si è incagliato nei giorni scorsi negli scogli artificiali che proteggono la spiaggia di Ostia, sul litorale romano.
Il corpo senza vita è stato avvistato all’altezza di piazza Gasparri, su lungomare Duca degli Abruzzi, e in zona, inevitabilmente, ha iniziato a diffondersi un forte odore derivante dal processo di decomposizione, ormai molto avanzato. È probabile che il capodoglio sia morto da diversi giorni e che la corrente l’abbia trasportato sino alla “secca” rappresentata dagli scogli, dove è arrivato mercoledì 20 settembre.
A scoprire il cadavere è stato un gruppo di persone che stava passeggiando sul lungomare e ha notato la sagoma. Sul posto sono quindi intervenuti gli agenti del X gruppo Mare, la Asl Roma 3 e la guardia costiera, che non hanno potuto fare altro che riscontrare la presenza del cetaceo: impossibile rimuoverlo artificialmente a causa appunto dell’avanzato stato di decomposizione. Venerdì mattina la marea lo ha disincagliato, e i resti sono arrivati sino alla spiaggia, suscitando non poca preoccupazione tra i residenti per questioni igienico sanitarie di cui si dovranno occupare Municipio e Capitaneria di Porto, probabilmente con l’istituzione di un divieto di balneazione temporaneo e l’affidamento a una ditta specialistica dello smaltimento. Alcuni campioni prelevati dal cadavere intanto sono stati prelevati per l’invio all’Istituto Zooprofilattico, così da accertare le cause della morte del capodoglio: non è escluso che possa essere rimasto ferito dall’impatto con un’imbarcazione.
«Avvenimenti del genere, oltre a portare con sé un forte dispiacere per l'animale deceduto, offrono sempre spunti di riflessione: ricordiamo sempre di fare attenzione in mare – è stato il commento dell’associazione Sotto il Mare, che ha monitorato il cadavere – Al momento, le cause della morte dell'animale, probabilmente un giovane esemplare, sono ancora sconosciute anche perché la carcassa si presentava in uno stato di decomposizione troppo avanzato per poter permettere di trovare indizi sulla possibile causa di morte. La presenza di queste specie è indice di ricchezza biologica, ma ci ricorda anche quanto sia importante la salvaguardia di tali maestosi animali che, purtroppo, vivono in un mare ancora poco tutelato».
Non è la prima volta che un cetaceo viene avvistato al largo della costa di Ostia, e che purtroppo vi arriva già morto: nel 2019 un capodoglio fu trovato morto nel tratto di mare davanti al lungomare Amerigo Vespucci. A inizio agosto, invece, una situazione simile si è verificata a Varazze, dove il cadavere di un capodoglio è rimasto incagliato per giorni negli scogli della zona compresa tra la Baia del Corvo e la Villa Araba. Alla fine, grazie anche alla mareggiata, il corpo in avanzato stato di decomposizione del cetaceo si è disincagliato e una ditta incaricata dal Comune di Varazze ha potuto trainarlo nel porto di Savona, dove è stato eseguito lo smaltimento.