In Sardegna è stato sferrato un duro colpo al bracconaggio di uccelli. Nel Parco regionale del Molentargius, in Provincia di Cagliari, sono state denunciate sette persone e salvate centinaia di storni (Sturnus vulgaris). Nei canneti di quegli stagni, infatti, gli animali ne approfittano per nascondersi durante la notte e i cacciatori ne stavano approfittando.
In poco meno di una settimana sono partite sette denunce alla procura della Repubblica per i reati di furto venatorio a mezzo di strumenti di cattura vietati, uccisione di animali e ricettazione. Gli storni sequestrati e salvati proprio grazie al blitz sono stati più di 500. E i Carabinieri del nucleo Cites di Cagliari, quelli della sezione operativa antibracconaggio Soarda e i volontari della Lipu hanno trovato anche un enorme retino, dal diametro di circa due metri, con il quale i bracconieri riuscivano a catturare centinaia di esemplari in una sola volta.
Il controllo ha portato anche al sequestro di un laccio di acciaio che sarebbe servito, secondo gli investigatori, per catturare alcuni ungulati protetti come il cervo sardo.
«I bracconieri – racconta Giovanni Albarella, responsabile antibracconaggio e attività venatoria della Lipu – soprattutto nel mese di dicembre, approfittando delle enormi concentrazioni di uccelli, li catturano con grandi coppi, ossia reti enormi di 3 o 4 metri, uccidendoli infine con pratiche cruente. In una sola retata, una delle tante effettuate durante la notte, possono venire uccisi fino a mille uccelli»
Perché vengono uccisi gli uccelli in questo modo? Sul mercato gli storni hanno un prezzo di circa un euro ad esemplare. «Il bracconaggio in quest’area della Sardegna è un fenomeno che, purtroppo, persiste ancora oggi e che pare essere sottovalutato – commenta Gigliola Magliocco, responsabile delle attività antibracconaggio della Lipu in Sardegna – Per questo è necessario intensificare le azioni di controllo e di contrasto, per le quali ringraziamo ancora una volta i Carabinieri forestali per la dedizione e l’impegno. Un’azione complicata, quella di contrasto all’uccellagione, ma che ha condotto, grazie alla loro professionalità, a ottimi risultati».