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24 Novembre 2023
10:43

Cacciava di notte e aveva in casa una macelleria “fai da te”: 57enne denunciato per bracconaggio

L’uomo è stato seguito dai Carabinieri Forestali dopo le segnalazioni dei residenti di Badalucco per spari sospetti nel bosco. I militari lo hanno fermato mentre usciva dal bosco.

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Un’operazione condotta dai Carabinieri Forestali ha portato alla denuncia per bracconaggio di un 57enne residente a Taggia, in provincia di Imperia. L’uomo avrebbe ucciso un cinghiale in un giorno di silenzio venatorio, il venerdì, utilizzando tra l’altro una cartuccia a pallettoni, vietata per legge. Inoltre, non aveva i regolari permessi per portare l'arma con sé.

Il cacciatore è stato fermato dai Carabinieri intorno alla mezzanotte in località Fraitusa, nel territorio comunale di Badalucco, nell’entroterra di Taggia. I Forestali erano da alcuni giorni sulle sue tracce a seguito delle segnalazioni per spari sospetti nel bosco piena notte. Durante un appostamento lo hanno notato uscire di casa a tarda sera con il fucile, da lì è partito il pedinamento che, dopo qualche chilometro di strada, ha portato i Carabinieri nei boschi dove, poco dopo, si è chiaramente sentito un colpo di fucile.

L’uomo è stato sorpreso mentre ritornava alla propria auto con il fucile a tracolla e trascinando la carcassa di un cinghiale. Immediatamente è scattato il sequestro dell’arma, mentre la successiva perquisizione nella casa del 57enne ha portato alla scoperta di una sorta di macelleria domestica dove gli animali uccisi nei boschi venivano lavorati e tagliati a pezzi. C’era anche un congelatore per le eventuali conserve. Il sospetto dei militari è che il cacciatore vendesse parti delle sue prede ad amici della zona, ma si pensa potesse anche rifornire alcuni ristoranti, circostanza che già era emersa in occasione di altre operazioni simili da parte delle forze dell’ordine.

Il bracconiere, quindi, è stato denunciato. Intanto sono in corso verifiche per capire se abbia sempre agito da solo o se, invece, ci sia una rete di bracconieri operativa in zona. Il tutto accade in una regione, la Liguria, dove il rapporto tra popolazione residente e cinghiali finisce molto spesso al centro delle cronache tra avvistamenti anche nel pieno dei centri abitati e regolamenti regionali che fanno discutere per il loro approccio a una problematica che va ben al di là di alcuni singoli episodi.

A margine, intanto, prosegue una intensa attività venatoria che, come dimostra l’ultimo episodio, molto spesso va ben oltre il consentito. Ma, va detto, in Liguria anche il consentito spesso ha fatto discutere, basti pensare al regolamento approvato dalla Regione con cui si consentiva la caccia non soltanto con i fucili ma anche con arco e frecce.

Si tratta della seconda operazione anti-bracconaggio in Liguria nel giro di poco più di un mese. A inizio ottobre, a Genova, due uomini sono stati denunciati per aver cacciato cinghiali con l’utilizzo di gabbie. I due, inoltre, avevano in casa balestre e dardi.

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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