Ha ucciso e poi scuoiato un cane – un incrocio tra un Husky e un Pastore Tedesco – credendolo un lupo, per poi vantarsene pubblicamente sui social postando anche una foto a testimonianza del gesto. La storia, un’eclatante dimostrazione e combinazione di ignoranza e crudeltà, arriva dalla contea di Flathead, nello stato del Montana, negli Stati Uniti, e la protagonista è la 36enne Amber Rose Barnes, appassionata di caccia e travolta da un’ondata di indignazione.
Il cane ucciso da Barnes è risultato essere parte di un gruppo di cani liberi avvistati in una zona boscosa nei pressi di Doris Creek. La donna lo ha incrociato durante un’uscita organizzata per cacciare orsi bruni, lo ha scambiato per un cucciolo di lupo e ha fatto fuoco. Poi ha condiviso su Facebook le sue “gesta”, soddisfatta: «Stamattina sono uscita per una battuta di caccia in solitaria, ma invece di un orso bruno ho avuto l’opportunità di uccidere un altro predatore, un cucciolo di lupo – ha scritto a corredo della foto che la vede in posa vicino al cadavere del cane – è stata una bellissima sensazione scrivere al mio partner e raccontare cosa avevo appena fatto».
Nel giro di pochissimo tempo hanno iniziato a piovere messaggi in cui veniva specificato che il “cucciolo di lupo” era in realtà un Husky – fermo restando che la brutale uccisione a sangue freddo di un cucciolo di lupo va ugualmente condannata, soprattutto alla luce dei mille esemplari uccisi nella sola regione delle Rocky Mountains nel 2021 – e Barnes è stata sommersa di critiche e commenti indignati. L’accaduto è stato segnalato anche allo sceriffo della contea di Flathead, che ha svolto accertamenti confermando che l'animale ucciso era uno dei cani liberi avvistati a Doris Creek, risultati poi frutto di abbandono.
«Le pattuglie sono state in grado di individuare e recuperare 11 cani affidati all’Animal Control e portati al canile – ha fatto sapere l’ufficio dello sceriffo in una nota – Animal Control ha successivamente individuato diversi altri cani nella stessa area, anche loro trasferiti al canile. Molti sono risultati positivi al parvovirus, e sono attualmente in fase di valutazione».
Barnes, nel frattempo, ha prima provato a giustificarsi sostenendo che «avrebbe sparato comunque» perché il cane «mi stava venendo dritto addosso per attaccarmi», poi ha eliminato il post e “blindato” il profilo Facebook per limitare i commenti. La foto e il relativo post, però, erano ormai già stati condivisi decine di volte con l’indicazione alla sua identità e al suo profilo: allo sceriffo toccherà adesso decidere se muovere accuse nei suoi confronti.