Arrivano buone notizie dalla Bolivia per il raro e minacciato orso dagli occhiali, l'unica specie di orso originaria del Sud America. Recentemente sono stati osservati e individuati almeno 60 individui in aree in cui non erano mai stati avvistati prima. Il monitoraggio, parte del Programa para la Conservación de Carnívoros Andinos, è stato condotto anche dal Chester Zoo's Andean Carnivore Conservation Program e sta finalmente alimentato nuove speranze che la popolazione di orsi possa stabilizzarsi e, forse, addirittura aumentare.
L'orso dagli occhiali (Tremarctos ornatus), conosciuto anche come orso andino, è diventato un'icona della conservazione della fauna selvatica in Sud America. È l'unico orso presente in Sud America, dove è diffuso quasi interamente sulle Ande. È il più grande carnivoro terrestre di quella parte del mondo, sebbene solo il 5% della sua dieta sia costituita da carne. Purtroppo, è anche una specie che rischia seriamente l'estinzione, motivo per cui ha ispirato libri, film e serie TV, come il famosissimo orso Paddington, nato nel 1958 a partire proprio da questa iconica specie minacciata.
Il programma di conservazione e monitoraggio, avviato nel 2017, include l'utilizzo di fototrappole installate nelle foreste di Tarija, al confine meridionale con l’Argentina, che hanno permesso agli scienziati di osservare da vicino il comportamento degli orsi. Lo scorso anno, le telecamere hanno infatti catturato le immagini di numerosi individui. Alcuni erano in cerca di cibo, altri invece si muovevano e giocavano tra le foreste, come i cuccioli che è possibile osservare nel video in evidenza. Tuttavia, nonostante questi segnali positivi, gli esperti avvertono che la sopravvivenza dell'orso andino è tutt'altro che scontata.
Ximena Velez, coordinatrice del programma di conservazione dei carnivori andini del Chester Zoo, ha sottolineato che l'orso dagli occhiali è ancora considerato una specie vulnerabile. La perdita di habitat, il bracconaggio e gli effetti imprevedibili dei cambiamenti climatici sono solo alcune delle minacce che affrontano questi meravigliosi e unici plantigradi sudamericani. Se queste pressioni non verranno ridotte entro il 2030, si stima che la regione potrebbe perdere quasi il 30% della popolazione di orsi.
Tutto questo sottolinea l'urgenza di intensificare gli sforzi di conservazione e protezione delle aree naturali in cui vivono gli orsi andini, che si estendono soprattutto lungo le Ande subtropicali fino alla Colombia e al Venezuela. La sua distribuzione così ampia, ma allo stesso tempo estremamente frammentata, evidenzia da un lato la plasticità e la capacità di adattarsi anche ad habitat molto diversi tra loro, ma dall'altro rende molto più complicato tutelare ecosistemi così tanto diversificati e distanti tra loro.
L'orso dagli occhiali vive infatti sia all'interno delle umide foreste pluviali che in regioni aride e semi-desertiche fino alle praterie d'alta quota. In conclusione, mentre ci buoni motivi per essere ottimisti sul futuro della specie, c'è ancora molto lavoro da fare per garantire la sua sopravvivenza a lungo termine in tutti i paesi in cui è presente. Il coinvolgimento attivo delle comunità locali, insieme a iniziative di conservazione, sarà perciò essenziale per proteggere questa iconica specie e i suoi preziosi habitat naturali anche per le generazioni future.