Jonathan è la tartaruga vivente più anziana del mondo e i suoi 190 anni se li porta con grande fierezza. Ed è più che comprensibile, visto che sta benissimo e ancora vive tranquillamente con i suoi compagni di isola.
Jonathan è sbarcato a Sant'Elena, l'isola in cui venne esiliato Napoleone nell'oceano Atlantico meridionale, quando era un baldo cinquantenne. E c’è da dire che deve essergli piaciuta molto e attualmente si gode la pensione nella residenza del governatore.
Il vegliardo gigante delle Seychelles, pur con gli acciacchi dell’età, ama anche esplorare il mondo circostante. L’ultracentenaria creatura, infatti, trascorre le giornate tra alberi e cespugli, insieme a David, Emma e Fred, compagni della sua specie molto più giovani, con i quali si intrattiene, talvolta amoreggiando ancora con Emma.
Non vede più tanto, ma in compenso il suo udito è più che eccellente tanto che, non appena sente la voce del suo amico umano, “corre” per strappargli qualche foglia di insalata e frutti di stagione.
Sta però anche per conto suo, tenendo per sé l’impressionante carico di memorie dei tre secoli che ha percorso indenne: e di cose da raccontare, dalla caduta dell’impero britannico a due guerre mondiali, passando alla sua frequentazione di ben 35 governatori, ne avrebbe parecchie.
La sua età, però, è frutto di una valutazione: una foto scattata al suo arrivo mostrava che all'epoca aveva già almeno 50 anni. Ora, però, nel novembre di quest'anno il governatore del territorio britannico d'oltremare, Nigel Phillips, gli ha voluto finalmente concedere una data di nascita ufficiale: 4 dicembre 1832.
In suo onore, gli abitanti di Sant'Elena hanno così organizzato un weekend di festeggiamenti a casa del governatore dove Jonathan riceverà i suoi legumi preferiti e anche una torta di compleanno. Inoltre, è stato emesso un francobollo speciale per celebrare l'abitante più famoso e decisamente più longevo di quest'isola di 4.500 anime.
Jonathan ha conquistato il primo posto di tartaruga più vecchia del mondo nel 2019, alla morte di Alagba che di anni ne aveva ben 344 e viveva nella città di Ogbomoso, in Nigeria.
Considerata una figura sacra, quasi mitologica per le presunte proprietà curative che le erano attribuite, Alagba era amatissima dalla popolazione del luogo e da molti pellegrini che le facevano visita per curarsi, e l’età raggiunta ha davvero dell’incredibile, considerato che normalmente la sua specie vive in media 150 anni.
È morta nella casa di Oba Oladunni Oyewumi, il capo di Ogbomoso, dove l'animale viveva da sempre. Secondo la tradizione locale, era arrivata nel villaggio, che ora è una città da 245mila abitanti, ai tempi del suo terzo capo, Isan Okumoyede. Era diventata una celebrità e alla sua morte, dovuta alle complicazioni per una comune malattia, è stato deciso di imbalsamarla e di conservarla.