Il Bull Terrier è considerato il “gladiatore” dei cani ed è famoso per il suo aspetto, unico nel suo genere, con il suo corpo massiccio e la sua simpatica “testa a uovo”.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani3
- Rapporto con altri cani0
- Rapporto con altri animali in casa0
attività
- Attività fisica3
- Giocosità3
- Ricerca2
- Riporto0
- Guardia0
adattabilità
- Vita in città3
- Adatto come primo cane0
- Adattabilità ai viaggi3
- Tolleranza alle temperature calde2
- Tolleranza alle temperature fredde0
cure e salute
- Cura del pelo0
- Predisposizione alle malattie3
- Attenzione all'alimentazione2
motivazioni
- Epimeletica3
- Affiliativa3
- Comunicativa2
- Et epimeletica2
- Somestesica2
- Sociale1
- Protettiva0
- Territoriale0
- Possessiva3
- Competitiva3
- Perlustrativa3
- Predatoria3
- Sillegica2
- Esplorativa2
- Di ricerca2
- Cinestesica3
- Collaborativa2
Si tratta di un cane pieno di risorse, molto affettuoso con i suoi umani ma altrettanto impegnativo, che va compreso e amato in tutta la sua complessità.
Ad oggi la razza gode di discreta popolarità, soprattutto dopo la diffusione massiva di tutti i terrier di tipo bull, spesso considerati come moda o “status symbol” per dimostrare quanto si è “forti” per poter gestire un cane del genere. In realtà, la scelta di un Bull Terrier per il puro gusto estetico o come modo di autoaffermazione, può rivelarsi una decisione triste per il cane e pericolosa per gli umani: avere a che fare con una razza selezionata per anni come gladiatore da combattimenti richiede un'enorme conoscenza, consapevolezza e responsabilità.
Origine: Gran Bretagna
Standard: N° 11 / 05.01.2011 Gruppo 3 Terrier Sez. 3 Terrier di tipo Bull
Aspetto: Il Bull Terrier è un cane di taglia media, compatto e robusto. Il corpo è muscoloso e asciutto con arti dritti e paralleli, la caratteristica testa a forma “di uovo”, gli occhi piccoli e triangolari e orecchie piccole e portate erette. La coda è corta e portata dritta. Il pelo è corto, duro e liscio e può essere bianco puro o con macchie nere o tigrate, fulvo, tigrato o tricolore. Per il Bull Terrier lo standard non prevede altezza e peso, l'importante è che sia proporzionato; per la versione Bull terrier “miniature”, invece, l'altezza non deve superare i 35,5 cm.
Motivazioni: Predatoria, cinestesica, competitiva, possessiva, affiliativa, epimeletica.
Amante di: Fare movimento, correre e saltare, inseguire oggetti e altri animali, passare il tempo con il suo umano di riferimento.
Alimentazione, cura e mantenimento: Il Bull Terrier è una razza molto modificata dall'uomo e può soffrire di diverse patologie genetiche, alcune molto invalidanti. Prima fra tutte la sordità congenita, che colpisce in particolare gli esemplari bianchi, poi le malattie renali, problemi cardiaci, malattie della pelle, displasia del gomito e dell'anca. I “miniature” possono essere colpiti anche dalla lussazione del cristallino (PLL) e dalla paralisi della laringe, condizione molto grave che porta alla morte del cane. La cura del pelo non richiede particolari attenzioni, mentre è necessaria un'intensa attività fisica e un'alimentazione equilibrata.
Origine e storia
La storia del Bull Terrier è relativamente recente e vede la sua origine in Inghilterra.
Per secoli i paesi britannici hanno trovato divertente la terribile pratica dei combattimenti dei cani contro grandi animali, in particolare tori e orsi, ma fortunatamente all'inizio del 1800 questo sanguinoso e folle passatempo divenne illegale. Serviva allora una soluzione per chi voleva continuare: animali più piccoli per i combattimenti in clandestinità.
Si prese allora l'Old English Bulldog e l'Old English Terrier (razze entrambe estinte) che diedero vita al “Bull e Terrier”, un agile cane che racchiudeva in sé la tenacia e l'agilità del terrier e la potenza del Bulldog. Questi cani furono impiegati per la caccia ai ratti e per i combattimenti, sia tra cani che, appunto, contro i ratti. Una pratica raccapricciante che si chiamava “rat killing” o “ratting” e consisteva nel liberare il Bull e Terrier in un'arena piena di topi che dovevano essere sterminati in un determinato tempo.
I primi prototipi di Bull Terrier comparvero nella seconda metà dell'800, quando l'allevatore James Hinks incrociò un suo Bull e Terrier con un English White Terrier, da cui nacquero esemplari completamente bianchi, tra cui Pussy, una femmina che Hinks presentò in concorso ad un'esposizione canina di Chelsea e che venne inserita nella categoria “Bull Terrier”. Pussy però non aveva ancora i tratti tipici della razza attuale.
Per arrivare al Bull Terrier come lo conosciamo ora bisogna attendere la fine del 1800, quando i figli di Hinks proseguirono nella selezione: al Bull e Terrier aggiunsero il Dalmata, il Greyhound, il Foxhound e il Pointer, per aggiungere agilità ed eleganza, ed il Borzoi e il Collie per eliminare lo stop, ovvero la parte che va dal naso agli occhi.
Grazie a questo mix “esplosivo” nacque, nel 1917, “Lord Gladiator”: un cane bianco, compatto, agile e con una caratteristica testa a uovo, completamente priva di stop, che lo rese unico: il primo esemplare di Bull Terrier moderno. In quel periodo, oltre alle caratteristiche fisiche, si cercò anche di rendere più mite il carattere per rendere il Bull Terrier un “bianco Cavalier”, compagno ideale del gentiluomo inglese, ma con la consapevolezza che, pur inibendo l'iniziativa al combattimento, se un esemplare si fosse trovato di fronte ad uno scontro lo avrebbe comunque portato gloriosamente a termine.
Nel 1887 fu fondato il primo Club di razza, mentre il riconoscimento ufficiale avvenne nel 1933.
In seguito si aggiunse la versione “miniature”, che fu riconosciuta nel 1939.
Con l'accoppiamento di soli soggetti bianchi però si andò incontro alla comparsa di problemi di salute (sordità congenita, malattie genetiche), perciò si inserì lo Stafforshire Bull Terrier che diede vita a nuovi esemplari multicolore, in particolare molto apprezzati quelli dal manto tigrato che vennero inseriti nello standard di razza solo negli anni '50.
Negli ultimi anni il Bull Terrier ha riscosso successo anche nel resto del mondo e in Europa, portando, conseguentemente, ad un boom di adozioni e, purtroppo, altrettanti abbandoni. Molti canili e rifugi sono pieni di questi piccoli gladiatori incompresi in attesa di qualcuno che riesca a capirne le potenzialità e a donargli tutto l'amore che meritano.
Lo standard internazionale attuale risale al 2011.
Motivazioni (desideri e bisogni)
Il Bull Terrier viene descritto spesso con termini molto eloquenti: “gladiatore dei cani”, “ha l'aspetto di una palla di cannone”, “cavaliere bianco”. Già leggendo tali descrizioni non è difficile farsi un'idea di che cane sia questo compatto terrier di tipo bull, che racchiude in sé la potenza del Bulldog e la tenacia del Terrier e le relative motivazioni.
Prima fra tutte spicca la predatoria, che spinge fortissima e regala al Bull Terrier la capacità di voler afferrare – e se non si sta attenti di riuscire a farlo! – qualsiasi cosa si muova intorno a lui: che sia una bicicletta, un gatto, un altro cane o un ignaro passante frettoloso, lui vorrà prenderlo, fermarlo con quel suo testone e poi decidere, nella migliore delle ipotesi, di scuotere la sfortunata preda per “giocare”.
Se a questo si aggiunge la motivazione cinestesica, che lo rende una palla impazzita capace di saltare sui muri e percorrere distanze alla velocità della luce, otterrete un cacciatore folle, difficilissimo da fermare, data la determinazione ereditata dai terrier.
Tutto ciò esce fuori anche nelle interazioni con i suoi umani o gli altri cani: ha un'eccitabilità altissima che, sommata a scarse capacità comunicative può sfociare in un vero e proprio terremoto che fa scappare chiunque si trovi sotto questa energia esplosiva. Il Bull Terrier infatti è un esserino compatto con una tipica rigidità nei movimenti che lo fanno muovere quasi a scatti, il muso, a uovo e con occhi piccolissimi, lo priva quasi completamente della mimica facciale: è davvero complesso decifrare le sue intenzioni, e i cani spesso sono intimoriti e prevenuti dal suo modo di porsi.
Con i suoi simili non va molto d'accordo: il Bull Terrier è stato “creato” per combattere contro gli altri animali, perciò non ha una buona socialità, anzi, in caso di interazioni particolarmente difficili mette in campo le motivazioni competitiva e possessiva con cui misura gli avversari non facendosi problemi a reagire nel caso l'altro non capisse il messaggio. E se un Bull Terrier reagisce bisogna trattenere il respiro e sperare che la sua ostinazione e le sue mascelle siano clementi: se dovesse attaccare sarebbe un'impresa titanica e pressoché inutile il tentativo di farlo lasciare. Quando prende non molla, lui è un gladiatore e deve vincere.
Ma il Bull Terrier nasconde anche un lato tenero: è un cane davvero dolce, con una motivazione affiliativa molto spiccata, da temibile predatore si trasforma in un tenero cucciolo che adora le coccole e il contatto fisico dei suoi umani. Per lui è fondamentale condividere gli spazi vitali, inclusi divani e letti; la sua motivazione epimeletica inoltre lo porterà a prendersi cura di voi, non mollandovi un attimo nel caso abbiate una giornata storta, salvo poi riattivarsi come un razzo appena il mondo gli propone uno stimolo.
Alla luce di tutto questo è dunque fondamentale avere ben chiaro a cosa si può andare incontro adottando un Bull Terrier, un cane con molte qualità ma al contempo complesso e difficile da gestire; con lui non servono autorità e forza, né lassismo e debolezza. Senza la giusta consapevolezza si rischia di crescere cani incompresi, depressi e nervosi che, trovandosi con le spalle al muro, avranno come unica “difesa” quella di sfogare la frustrazione attraverso comportamenti distruttivi (mobili, divani, oggetti polverizzati), autodistruttivi (movimenti stereotipati e leccamento da stress) e pericolosi (reazioni eccessivi verso umani e altri cani, con conseguenze anche molto gravi).
È purtroppo frequente l'abbandono di questi cani da parte di umani incapaci e irresponsabili che non sanno come comprendere il Bull Terrier ma vedono in lui, dopo l’adorabile cucciolo, una volta cresciuto un temibile animale di cui liberarsi.
Aspetto Fisico
Il Bull Terrier è un cane compatto e muscoloso di taglia media, anche se esiste una versione identica ma più piccola conosciuta come “miniature”.
Il corpo è asciutto con muscolatura evidente e sviluppata, con arti dritti e paralleli e coda corta portata dritta.
La testa è la sua parte più caratteristica: a “forma di uovo”, completamente priva di stop, è proporzionata e fiera, gli occhi sono triangolari piccoli e molto distanziati, le orecchie piccole e portate erette.
Il pelo di questa razza è corto, duro e liscio e presenta diversi colori: bianco puro (sono ammesse piccole macchie tigrate o nere nella zona degli occhi e delle orecchie), fulco, tigrato o tricolore.
Lo standard non prevede altezza e peso ma stabilisce che devono esserci le giuste proporzioni per renderlo armonico; la versione “miniature” invece non deve superare i 35,5 cm di altezza.
Cura e salute
Il Bull Terrier è uno dei cani più manipolati geneticamente dall'uomo, pertanto può soffrire di alcune patologie genetiche, anche gravi.
Una delle più diffuse è senz'altro la sordità congenita: tipica dei cani di colore bianco, può colpire anche i Bull Terrier colorati ed è una condizione invalidante che si presenta sin dalla nascita. Può essere unilaterale o bilaterale (da una od entrambe le orecchie) e porta difficoltà nello sviluppo comunicativo del cucciolo che andrà gestito in modo specifico.
Altre patologie di razza sono il rene policistico e la nefrite, entrambe malattie renali che possono essere trattate con terapia farmacologica ma che portano conseguenze anche gravi, le malattie cardiache come la cardiopatia congenita, la stenosi subaortica e la displasia mitralica, malformazioni a carico del cuore e del sistema cardiocircolatorio.
Il Bull Terrier può soffrire anche di malattie della pelle, in particolare quelli di colore bianco, che possono portare dermatiti, piodermiti, perdita di pelo localizzata ma, senza dubbio, la più grave è l'acrodermatite letale (LAD), che porta lesioni cutanee, ritardo e malformazione nello sviluppo osseo del cucciolo e, purtroppo, anche alla morte.
I “miniature” possono essere colpiti anche dalla lussazione del cristallino, che porta alla cecità, e la paralisi della laringe che comporta un malfunzionamento dei muscoli e delle cartilagini della laringe provocando la morte per soffocamento.
Tutti questi disturbi sono causati dalla selezione selvaggia della razza, che non tiene conto della salute degli esemplari. Per evitare di incorrere in questi rischi è raccomandabile rivolgersi sempre ad allevatori professionali, etici ed esperti, oppure decidere di adottare uno dei tantissimi Bull Terrier chiusi nei canili, nei rifugi o nei rescue di razza.
Cosa fare con un Bull Terrier
Vivere con un Bull Terrier è scegliere di avere a fianco un vero e proprio gladiatore, tranquillo nei (pochi) momenti di pausa e una furia cieca nelle (moltissime) occasioni di eccitazione.
La cosa che ha più bisogno di fare è senza dubbio l'attività fisica: nelle sue vene scorre il sangue di antichi cacciatori e combattenti ed ha un enorme bisogno di sfogare tutta questa energia. Portatelo a correre e saltare nei prati, nei boschi, in spiaggia: darà il meglio di sé in ampi spazi aperti e voi rimarrete incantati a guardare quell'elegante e possente fascio di muscoli. Fate però sempre attenzione al luogo in cui decidete di portarlo e, eventualmente, lasciarlo libero: il Bull Terrier è un cane eccitabile che ama rincorrere tutto ciò che si muove. Evitate dunque luoghi molto frequentati, soprattutto da altri cani e bambini e, per essere più sicuri e tutelare voi e il vostro cane, usate magari una lunghina.
Con lui potete anche giocare al tanto amato “tira-e-molla”: è un passatempo che i terrier di tipo bull adorano perché stimola la motivazione competitiva; se volete proporlo al vostro cane, però, dovete tenere a mente che è un'attività estremamente eccitante per il Bull Terrier e per questo deve essere gestita in modo responsabile, contestuale e soprattutto dovete stabilire un inizio e una fine.
Questa razza amerà molto anche passare il tempo a stretto contatto con voi: dedicatevi rilassanti e piacevoli momenti di relax abbracciati sul divano.
Relazione e contesto ideale
Il Bull Terrier è un cane impegnativo sotto ogni punto di vista. Perciò, se decidete di adottarne uno, bisogna essere consapevoli di quello a cui si andrà incontro.
Il suo contesto ideale è sicuramente una famiglia giovane, dinamica e con molto tempo libero da dedicargli. Non sono assolutamente indicate persone pigre o ansiose: ha tanto bisogno di muoversi e non potete farvi sopraffare dalle emozioni quando vivete con un terrier di tipo bull. Non vanno bene nemmeno persone dal piglio autoritario: il Bull Terrier è un cane davvero sensibile ed il cosiddetto “pugno di ferro”, unito ad urla e comandi severi, potrebbe spegnerlo e renderlo frustrato.
Le persone adatte al Bull Terrier devono essere sicure, responsabili, amorevoli ed autorevoli: questa razza necessita di un compagno umano affettuoso che sia una guida ed un punto di riferimento e che gli dia la possibilità di fare molta attività fisica.
Per quanto riguarda i bambini, il Bull Terrier può convivere con loro a patto che i giochi siano sempre rigorosamente sorvegliati e che non siano mai lasciati da soli. I piccoli umani devono conoscere a fondo il cane ed imparare quando fermarsi per evitare che la situazione sfugga di mano. Inoltre, meglio che non viva insieme ad altri cani: non è molto adatto a socializzare con i suoi simili.
Può vivere anche in città a patto che le passeggiate siano fatte con buon senso e che si trovi il tempo per portarlo in zone aperte, possibilmente in natura, per dare sfogo ai suoi bisogni.
Una giornata con un Bull Terrier
Suona la sveglia e, come ogni mattina, un siluro salta sul letto e vi saltella addosso dandovi piccole testate con la sua testa a uovo: è il vostro Bull Terrier che vi augura il buongiorno.
Vi alzate e andate in cucina con lui che vi rimbalza intorno facendo volare la treccina di corda con cui adora giocare: è già carico e pronto ad uscire. Dopo un caffè al volo, vi infilate la giacca, gli mettete la pettorina ed uscite.
Lui cammina fiero e sicuro guardandosi intorno, annusa qualche marcatura e sta attento a tutto ciò che accade nelle sue vicinanze. Voi scegliete una strada poco trafficata e senza grande passaggio di cani, sapete che se qualcuno (o qualcosa) dovesse attirare la sua attenzione sarebbe difficile trattenerlo e mantenerlo tranquillo.
Raggiungete serenamente il parco: è mattina presto e a quell'ora è praticamente deserto perciò raggiungete una zona verde recintata e lo liberate in modo che possa esplorare e sgranchirsi le zampe. Ogni tanto vi raggiungono i vostri amici: oggi c’è un altro Bull Terrier di sesso opposto accompagnato dai suoi umani. Quando si vedono esplodono letteralmente di gioia: sono cresciuti insieme e riescono a giocare in modo equilibrato, avendo la stessa fisicità e le stesse dinamiche di comportamento. Lo sapete, purtroppo questa razza non ha la possibilità di avere molti altri amici cani.
Rientrate a casa per andare a lavorare, il vostro Bull Terrier si accomoda sul suo cuscino con aria rassegnata ed il suo masticativo in bocca: non ama restare da solo, ma voi siete sereni perché sapete che dopo poche ore arriverà la dog sitter a fargli compagnia. L'avete scelta con cura assicurandosi che abbia l'esperienza e le competenze adatte per gestire il bulletto.
Al vostro rientro il Bull Terrier impazzisce di felicità: corre e salta con una pallina impazzita per farvi le feste, è una giornata dal bel clima e cogliete l'occasione di terminarla all'aria aperta. Vi mettete la tuta e le scarpe da trekking, preparate il bullo con pettorina e lunghina e vi dirigete in macchina verso un sentiero poco distante dalla città.
Arrivati a destinazione il vostro Bull Terrier si catapulta dall'auto e inizia a saltare e correre intorno, felice di quel momento di libertà e spensieratezza condiviso con voi; iniziate a camminare a passo spedito, lui vi anticipa alternando corsa, trotto e scatti veloci nella boscaglia. Lo lasciate libero ma con la lunghina agganciata alla pettorina in modo che abbiate la possibilità di afferrarla per fermare il cane in caso ce ne sia la necessità.
Dopo qualche ora bisogna rientrare a casa: in macchina il vostro Bull Terrier prende fiato e “vi sorride” guardandovi dallo specchietto retrovisore. Fare queste attività è la cosa che lo appaga di più e lo fa sentire a suo agio.
Una volta a casa è tempo di relax: la famiglia è finalmente insieme e, dopo la cena, ci si riunisce a guardare un film, il Bull Terrier si accomoda sul divano tra voi e il vostro partner, godendosi le coccole e dormendo felice e soddisfatto.