Una bambina di 11 mesi è stata ferita dal cane di famiglia, identificato come un Bull Terrier. È successo nel pomeriggio di ieri a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Sul posto è intervenuta la Polizia locale ma la dinamica dell'incidente non è ancora stata chiarita.
La piccola è stata trasportata all'ospedale Niguarda di Milano con l'ausilio dell'elisoccorso, le sue condizioni sono apparse subito gravi anche se era ancora cosciente dopo l'aggressione. A soccorrerla primo è stato il padre che ha accoltellato il cane nel tentativo di salvarla. Anche l'animale infatti è stato portato in una clinica veterinaria a seguito delle ferite riportate. Ora saranno le Forze dell'Ordine a chiarire cosa è successo in casa e quali circostanze hanno spinto l'animale ad aggredire la piccola.
Nonostante il corpo relativamente piccolo e compatto, i Bull Terrier sono individui che vanno compresi in ogni loro aspetto. Ogni individuo è un mondo a sé, tuttavia determinate motivazioni e inclinazioni riconducibili alla razza – e quindi alla selezione effettuata dall'uomo – possono rendere la convivenza con i bimbi più complessa e meritevole di un'attenzione specifica. Tra questi ci sono proprio i Bull Terrier che non dovrebbero mai essere lasciati da soli con i più piccoli. Con questi individui vale lo stesso discorso fatto già per il rapporto tra Pitbull e bambini: il problema resta spesso la scarsa consapevolezza di chi ha la responsabilità di gestire questa relazione.
I Bull Terrieri sono facilmente riconoscibili per la caratteristica testa a forma di uovo, e oltre a possedere un corpo muscoloso e asciutto hanno anche una straordinaria determinazione. La loro motivazione predatoria in particolare è molto forte, e li portano a voler afferrare ciò che si muove intorno a lui e difficilmente poi lo lasciano andare. Questo comportamento li rende compagni che necessitano di particolari attenzioni.
Le origini di questa razza risalgono all'Inghilterra del XIX secolo, quando era diffusa e legale la pratica dei combattimenti tra cani e altri animali, come tori e orsi. Con l'abolizione di questi sanguinosi spettacoli all'inizio del 1800, gli appassionati cercarono una nuova via, creando un cane più piccolo ma altrettanto agile e potente. L'incrocio tra l'Old English Bulldog e l'Old English Terrier portò alla nascita del “Bull e Terrier”, utilizzato per la caccia ai ratti e per i combattimenti clandestini tra cani.
Il Bull Terrier ha molte qualità come una profonda dolcezza verso i suoi umani, ma resta anche complesso da gestire e servono persone con una grande consapevolezza. Richiede un umano di riferimento consapevole, capace di comprendere la sua energia e le sue esigenze. Senza la giusta guida, il Bull Terrier può diventare un cane incompreso e nervoso. Purtroppo ciò accade spessissimo a giudicare dal numero di individui di questa tipologia che si trovano nei canili.
Inoltre, i bimbi molto piccoli non possono sapere come rapportarsi adeguatamente con un cane, ogni interazioni va quindi supervisionata. È molto importante seguire alcune regole di base per una relazione davvero consapevole così da prevenire rischi e incidenti.