Brigitte Bardot è stata condannata a pagare una multa di 5000 euro per ingiurie contro Willy Schraen, responsabile della Federazione francese dei cacciatori. L'attrice, attivista e animalista convinta da anni, dovrà corrispondergli anche altri 1000 euro di danni e 1000 ancora per il pagamento delle spese processuali.
La decisione è stata presa dal tribunale di Arras, località della Francia settentrionale, a cui si era rivolta la Federazione caccia dopo la pubblicazione di diversi post della Bardot nel 2019 in cui aveva preso posizione contro la pratica venatoria definendo, in particolare, i cacciatori come «subumani di abietta viltà» e «terroristi del mondo animale». L'icona del cinema degli anni 60, inoltre, aveva poi fatto riferimento diretto proprio a Schraen, definendolo l' «esempio lampante» di quanto precedentemente scritto. Tutti i contenuti sono ancora visibili sul sito della sua fondazione e il tribunale ne ha chiesto la rimozione entro 15 giorni dalla sentenza, pena un aumento della multa.
Brigitte Bardot non era presente durante l'udienza ma non si è tirata indietro e ha inviato una lettera in cui ha dichiarato di essere lei l'autrice di quei post e ha sottolineato che seppure fatte «forse in maniera rozza» le sue osservazioni corrispondono a quella che è «una grande preoccupazione condivisa con tutti i francesi».
L'avvocato della Federazione caccia, Denis Delcourt-Poudenx, dal canto suo ha definito la sentenza «educativa» e foriera di «un segnale forte per smettere di insultare i cacciatori. La semantica utilizzata è nazista, odiosa ed inquietante». Il legale della Bardot, François-Xavier Kelidjian, ha messo invece l'accento sull'impossibilità di un dibattito con i cacciatori e quanto ormai si sia passati a un continuo scontro senza riuscire a trovare delle soluzioni che rappresentino un cambio culturale necessario e effettivo all'interno della stessa società francese.
La Bardot recentemente si era interessata anche della situazione degli orsi costretti in cattività nel rifugio del Casteller in Trentino, inviando una lettera al presidente della Provincia Fugatti e offrendo ospitalità per trasferirli in Bulgaria, dove la sua fondazione finanzia un parco ideato appositamente per gli orsi. Non è la prima volta che l'attrice francese interveniva sulla questione e all'inizio il Presidente della Provincia Autonoma aveva risposto liquindandola con un ««la invitiamo a venirci a trovare in Trentino: qui ne abbiamo tanti…». Poi Fugatti aveva detto che avrebbe valutato la proposta ma ad ora è finita in un nulla di fatto e anche le associazioni animaliste locali non hanno considerato questa soluzione come utile al benessere degli animali.