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7 Maggio 2023
9:53

Brasile: scoperta la prima rana impollinatrice

All'interno della foresta amazzonica, alcuni scienziati hanno osservato un comportamento bizzarro di una particolare specie di raganella. Per confermare definitivamente che si tratta di una rana impollinatrice, sono in corso ulteriori ricerche che coinvolgono anche l'Università Statale di Campinas, l'Instituto Nacional de Pesquisas da Amazônia e altri esperti.

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Alcuni scienziati dell'Università Federale del Mato Grosso del Sud, in Brasile, hanno scoperto durante una casuale escursione notturna all'interno della foresta amazzonica che una specie già conosciuta, la Xenohyla truncata, nota anche come raganella brasiliana di Izecksohn, può svolgere insieme ad altri animali il ruolo d'impollinatrice per l'albero da frutto del latte brasiliano (Cordia taguahyensis).  La notizia è stata pubblicata sulla rivista scientifica Food Webs ed è la prima volta che è stato scoperto un anfibio in grado di farlo.

I ricercatori, coordinati dal dottor Carlos Henrique de-Oliveira-Nogueira, stavano effettuando una passeggiata notturna nella foresta alla ricerca di nuova fauna, quando due esemplari di questa rana-impollinatrice si sono gettati a capofitto all'interno dello stesso fiore. Questo comportamento ha ovviamente destato la loro curiosità ed è stato in quel momento che hanno cominciato a registrare il comportamento delle raganelle.

Di solito questi animali, a partire dalle ore precedenti il crepuscolo, raggiungono determinati fiori nel tentativo di trovare un grande numero di prede. Quando però gli scienziati si sono avvicinati ai due esemplari di raganella brasiliana hanno visto che non c'erano insetti di cui potessero nutrirsi e che gli animali avevano cominciato a leccare intensamente il nettare presente nel calice, disinteressandosi al resto. «Abbiamo visto che entravano nei grandi fiori e che ne uscivano ricoperti di polline senza distruggerne le strutture», ha dichiarato  Henrique de-Oliveira-Nogueira. Una scoperta eccezionale, che alcuni avevano scambiato per uno scherzo, essendo stata pubblicata su Twitter proprio da de Oliveira-Nogueira il Primo di Aprile.

Il rapporto simbiotico tra X. truncata e C. taguahyensis però, spiegano gli scienziati, rispecchia tantissimo ciò che avviene per molte altre specie. L'albero Cordia taguahyensis produce dei fiori che contengono una quantità molto consistente di nettare, fornendo così alle rane un cibo energeticamente molto nutriente e semplice da raggiungere che possono però "ricevere in cambio" solamente se accettano di essere cosparsi di migliaia di granelli di polline. Di fiore in fiore, visitando diversi alberi durante le prime ore della sera, per non farsi predare dagli animali più grandi, le raganelle accettano così questo scambio di favori e permettono alla pianta di riprodursi.

Per confermare definitivamente che si tratta di una rana impollinatrice, sono in corso ulteriori ricerche che coinvolgono anche l'Università Statale di Campinas, l'Instituto Nacional de Pesquisas da Amazônia e altri esperti.

Molto interessante è anche il rapporto fra queste rane e la struttura stessa dei fiori. Apparentemente, le raganelle risultano essere troppo pesanti per i fiori piccoli, che sembrano distruggere. Nel caso dei fiori grandi in grado di supportare le loro dimensioni però entrano e si nutrono del nettare, incuranti del polline o dell'eventuale distruzione dei petali. Tuttavia sembra che questo comportamento sia voluto: distruggere i fiori più piccoli infatti porta la pianta a produrre più polline e nettare nei fiori già grandi e maturi, in grado ovvero di garantire maggior nutrimento alle rane.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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