Un fucile monocanna calibro 16, un fucile sovrapposto calibro 12, una canna calibro 12 con matricola abrasa, altri 4 fucili e 800 cartucce da caccia, trappole per la cattura di fauna selvatica e altre attrezzature inerenti l’attività venatoria. È questo l'arsenale sequestrato durante un’attività antibracconaggio condotta a Ischia dai Carabinieri Forestali e dai volontari del WWF Italia e del CABS.
Insieme alle armi è stato ritrovato anche uno stiaccino finito in una trappola e rinvenuto purtroppo già morto. Il tutto era in possesso di un uomo privo di Porto d’armi immediatamente arrestato e trasferito nel carcere napoletano di Poggioreale.
Lo stiaccino è un uccello migratore transhariano, cioè che trascorre l'inverno al di sotto del Sahara per poi tornare in Europa in primavera per riprodursi. Nidifica soprattutto in alta quota e viene in Italia durante la migrazione, come un'autostrada naturale che collega Africa e Europa. In questo lungo viaggio le isole italiane fungo da punti stop-over per gli uccelli, vere e proprie aree di servizio dove i volatili possono fermarsi per riprendere le forze e mangiare.
Il bracconaggio primaverile è diffuso in vaste aree soprattutto del sud Italia, un fenomeno criminale che sull’isola di Ischia si caratterizza soprattutto per l’utilizzo di armi clandestine, armi con matricola abrasa che provengono da furti e sovente da circuiti ascrivibili alla criminalità organizzata.
Caccia e bracconaggio rappresentano un vero pericolo non solo per gli animali, le prime vittime di questo commercio crinale, ma anche per uomo. Un recente studio della Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals ha infatti evidenziato come siano la caccia e il bracconaggio a minacciare maggiormente la fauna selvatica e la stragrande maggioranza dei mammiferi terrestri. Non solo: aumentano anche le probabilità che virus e altre malattie vengano trasmesse all’uomo.
«Il WWF Italia continuerà nella sua azione a difesa del principio costituzionale di tutela della biodiversità sia con le attività di vigilanza e repressione effettuate grazie all’impegno delle nostre guardie volontarie e degli avvocati del Panda, sia attraverso attività di formazione e sensibilizzazione, come quelle previste dal Progetto Life SWiPE», ha dichiarato l'associazione.
Lo stiaccino non è l'unica vittima dei bracconieri di Ischia: a rendere ancora più grave la situazione è il fatto che tra le specie particolarmente soggette a questi abbattimenti illegali ci sono la quaglia e la tortora selvatica, entrambe in stato sfavorevole di conservazione ed entrambe incluse nell’elenco delle specie cacciabili durante la stagione venatoria autunnale e invernale. Abbattere avifauna in questo periodo significa uccidere animali pronti per la nidificazione, aggravando ancora di più la situazione in cui versano queste specie.