Con 384 voti contrari e 32 favorevoli, l’Assemblea alla Camera ha respinto la proposta di abolire le botticelle dalle città. A presentare l’istanza, sotto forma di ordine del giorno, è stata l’onorevole Arianna Spessotto (gruppo misto), che ha preso la parola sottolineando come le botticelle, le tradizionali carrozzelle trainate da cavalli, «non hanno nulla di turistico, né di culturale, ma sono puro maltrattamento degli animali. È un sistema che andrebbe assolutamente mandato in pensione, cancellato – ha sottolineato Spessotto – Anche in Commissione trasporti siamo tornati più volte su questo tema, ma non siamo mai riusciti ad arrivare ad una quadra, per cui, visto che comunque è un tema che ritorna e molti parlamentari, molti colleghi si dicono a favore del pensionamento di questi mezzi di trasporto assolutamente obsoleti, che generano solo violenza sugli animali, invito i colleghi parlamentari, che appunto dicono di essere a favore dell'abolizione di questa violenza, a votare favorevolmente su questo ordine del giorno».
La votazione si è chiusa, come detto, con un respingimento: dei 416 votanti presenti il 26 luglio alla Camera, 384 hanno votato contro l’abolizione, appena 32 a favore. Il che significa che continuano a essere i Comuni i diretti responsabili della circolazione delle botticelle nelle città, con Roma capofila di una battaglia che si protrae ormai da anni.
Nella Capitale infatti era stata la giunta di Virginia Raggi, nel 2020, a provare a cambiare lo status quo, proponendo un regolamento che almeno in estate vietava la circolazione delle botticelle nel centro città e la relegava nei grandi parchi e nelle aree delle ville storiche, come per esempio Villa Borghese, Villa Pamphilj o il Parco degli Acquedotti. I vetturini avevano però presentato ricorso al Tar, che aveva bocciato il regolamento, e anche il Consiglio di Stato aveva confermato l’annullamento. Il regolamento vietava inoltre completamente la circolazione nelle ore più calde di luglio e agosto, e in caso di temperature sopra i 30 gradi.
Lo scorso 26 giugno il nuovo sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, aveva firmato una nuova ordinanza che andava in parte a modificare quanto in vigore in precedenza: divieto di circolazione delle botticelle in presenza di ondate di calore di particolare intensità, non soltanto dalle 13 alle 17 e con temperature superiori ai 35 gradi, ma anche dalle ore 11 alle ore 18 nelle giornate caratterizzate dai livelli di rischio 2 e 3 del bollettino giornaliero del “Sistema di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute” del Ministero della Salute e della Protezione Civile di Roma.
La circolazione delle botticelle è quindi subordinata non solo alla temperatura effettiva, ma anche all'umidità presente nell'aria, alla ventilazione e l'irraggiamento solare. Anche a questa ordinanza i vetturini si erano opposti, ma il Tar in questo caso ha invece deciso di convalidarla. Un provvedimento che per le associazioni che si battono per la tutela animale è comunque ancora insufficiente a garantire il benessere dei cavalli, soprattutto alla luce dei numerosi episodi accaduti in tutta Italia di animali stramazzati al suolo per il caldo e la fatica.
«Stiamo lavorando alla modifica del regolamento sul benessere degli animali per rendere permanenti queste prescrizioni», aveva detto l’assessora all’Ambiente del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi. Non una parola è però stata spesa sull’ipotesi di abolire del tutto le botticelle, o quantomeno di consentirne il transito soltanto in aree verdi, più fresche e ventilate rispetto all’asfalto o ai sanpietrini.