Il Capodanno è un momento di festa e condivisione che potrebbe rappresentare per gli animali un appuntamento con il terrore. I botti sono fonte di stress e un serio fattore di rischio tanto per cani, gatti e altri animali domestici che per la fauna selvatica.
Tremore, aumento della salivazione, panico e anche il rischio di morire: sono queste alcune delle conseguenze dei botti di Capodanno sugli animali domestici. Cani, gatti e tutti gli altri animali d'affezione che vivono a stretto contatto con l'uomo sono esposti ai disagi causati dalle esplosioni dei fuochi d'artificio a causa del loro sensibilissimo udito ma anche la fauna selvatica come orsi, lupi, uccelli e altri subisce gravi danni
Come ogni anno i sindaci di alcuni comuni italiani hanno emanato dell'ordinanze al fine di tutelare sia gli animali.
Nord Italia
- A Venezia il sindaco Brugnaro ha posto il divieto per "celebrazioni pirotecniche": è vietato accendere botti e fuochi entro 500 metri da chiese ed edifici di culto ma anche al di fuori dei centri abitati. Questa misura serve a garantire sicurezza, mantenere l'ordine pubblico e la tranquillità della città.
- Stop ai botti di Capodanno su tutto il territorio comunale di Treviso. Il sindaco Mario Conte ha firmato l’ordinanza che vieta, dal 30 dicembre al 7 gennaio, l’accensione e il lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici. «Questa ordinanza vuole tutelare gli animali, che potrebbero spaventarsi e incorrere in smarrimento o nel pericolo di essere investiti per lo stordimento dai botti [ … ]. A tal proposito colgo l’occasione per lanciare un appello a festeggiare in sicurezza per proteggere sé stessi, i propri cari e i nostri animali», ha dichiarato il Sindaco.
- Ad Udine il Vicesindaco e Assessore al Turismo, Commercio e Attività produttive ha sottolineato che «ovunque nel mondo si festeggia con i fuochi d’artificio, che sono l’evento principale per cui la gente decide di scendere in piazza nella notte del 31 dicembre. Ma vista la nostra particolare sensibilità al benessere degli animali e alla tutela dei bambini più piccoli – continua il Vicesindaco – consentiremo l’utilizzo dei botti rumorosi solo per la giornata del 31 dicembre per i festeggiamenti per il nuovo anno». Un intervento da parte dell’Amministrazione per fare in modo che fuochi d’artificio, petardi e fuochi pirotecnici di capodanno vengano utilizzati in maniera responsabile e per garantire un divertimento sicuro per tutti.
- A Bra, in provincia di Cuneo, si festeggia il nuovo anno senza botti. Anche quest'anno il sindaco, Gianni Fogliato, rinnova l’ordinanza con cui si vieta per il periodo delle festività natalizie, dal 20 dicembre e fino al 7 gennaio 2024, l’utilizzo di qualsiasi gioco pirotecnico. Alla base dell’ordinanza il disturbo, nonché lo spavento che l’uso di botti, fuochi d’artificio e petardi può arrecare soprattutto di notte.
- Nel Comune di Bologna, il sindaco, Matteo Lepore, ha firmato l'ordinanza che vieta lo scoppio di botti e petardi dalle ore 12 del 24 dicembre 2023 alle ore 7 del 7 gennaio 2024. Dal divieto sono escluse le persone e le aziende autorizzate alla detenzione di materiale pirotecnico con regolare licenza. L'ordinanza raccomanda a chi è nella disponibilità di aree private, di rispettare le istruzioni sull'etichetta, di limitarne l'uso e di prestare attenzione a tutela della salute pubblica, e ai genitori di vigilare perchè i minori non utilizzino o raccolgano prodotti inesplosi. Una raccomandazione viene fatta anche a chi possiede animali domestici.
- Sestri Levante è uno dei primi comuni in Liguria ad adottare un'ordinanza che vieta l'utilizzo di botti e fuochi d'artificio durante le festività natalizie e a Capodanno. Il sindaco, Francesco Solinas, ha disposto il divieto «su tutto il territorio comunale dal 23 dicembre 2023 al 07 gennaio 2024, ai detentori e/o utilizzatori di materiale pirotecnico, non titolari di licenza di cui all’art. 57 del Tupls, né autorizzati all’attuazione di manifestazioni pirotecniche in luoghi pubblici di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti ed artistici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo pubblico o di uso pubblico, e nei luoghi privati da cui possano essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico». Chi sarà individuato dalla polizia locale a violare l’ordinanza pagherà una multa che va da 25 a 500 euro.
- Il Comune di Fidenza, in Emilia Romagna, si affida al buon senso dei cittadini, invitandoli a non sprecare soldi in botti pericolosi e fastidiosi e, invece, comprare cibo e materiali per il canile comunale "Borgo Bau". Il Comune fornisce consigli utili per chi ha un animale in casa, ad esempio: confondere i rumori d'artificio accendendo radio o tv; preparare un tana accogliente; cercare in generale di non far sentire solo l'animale; assicurare che l'animale abbia un segno di riconoscimento in caso di fuga. Dal punto di vista normativo ci sono due disposizioni integrate, contenute in altrettanti regolamenti: quello di Polizia Urbana e quello relativo al Benessere Animale. È utile richiamare quanto sancito, ad esempio, dall’articolo 6 del Regolamento di Polizia Urbana: “È vietato eseguire giochi che possano creare […] danno o molestia alle persone o animali. Rientrano fra questi lo scoppio di petardi”. I trasgressori saranno colpiti da una sanzione amministrativa da 25 euro a 150 euro. Questo perché il Comune di Fidenza – come sancisce il Regolamento per il Benessere animale – “promuove la tutela degli animali e persegue gli atti di crudeltà” e “qualsiasi maltrattamento o comportamento lesivo nei confronti degli animali”.
- Niente botti quest'anno anche a Verona. Lo vieta il regolamento della polizia urbana e lo ribadiscono amministrazione comunale, guardie zoofile e l'ente nazionale per la protezione degli animali. Per la prima volta l'amministrazione lancia un messaggio chiaro, scegliendo in primis di dare il buon esempio e non utilizzare fuochi d'artificio e materiale pirotecnico per i festeggiamenti dell'ultimo dell'anno. «Il divieto di utilizzare botti, petardi e fuochi di artificio comporta sanzioni di 200 euro», ricorda il consigliere comunale, delegato alla Tutela del Benessere degli Animali, Giuseppe Rea.
- Ad Acqui Terme il Capodanno 2024 sarà senza botti. Secondo quanto disposto dal Comune dal 29 dicembre e fino al 7 gennaio, sarà vietato accendere e lanciare fuochi d’artificio così come sparare petardi. Lo si potrà fare solo dalle 23 del 31 dicembre, fino all’ 1 del 1° gennaio 2024.
Centro Italia
- Anche quest’anno a Roma sarà vietato l’uso di petardi, botti e artifici pirotecnici in occasione dei tradizionali festeggiamenti di fine anno, a eccezione degli spettacoli pirotecnici svolti da professionisti espressamente autorizzati. Il divieto è stato disposto con ordinanza del Sindaco n. 145 del 29 dicembre e sarà in vigore dalla mezzanotte del 31 dicembre 2023 alla mezzanotte del 6 gennaio 2024.
- «Saranno consentiti fuochi cosiddetti "silenziosi", con effetti di luce e colore a ridotta emissione sonora con una totale assenza di ricaduta di residui incandescenti e una produzione molto limitata di fumo». Così cita l’ordinanza del sindaco di Santa Marinella (RM), Pietro Tidei, emessa il 7 dicembre e fino al 6 gennaio 2024
- Numerose, negli anni, le segnalazioni legate all’uso incontrollato dei fuochi d’artificio: questo ha spinto il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, a vietarne l'utilizzo su tutto il territorio comunale dal 23 dicembre 2023 al 2 gennaio 2024. L’inosservanza è punibile con pagamento di una sanzione da 25 a 500 euro.
- A Siena non si vieta espressamente l'utilizzo di botti, ma si raccomanda il buon utilizzo di questi ultimi, soprattutto se in centri abitatati.
- Nel Comune di Chieti i botti sono vietati tutto l'anno, non solo a Capodanno. «Ci preme ricordare alla cittadinanza che a Chieti i botti sono vietati non solo a Capodanno, ma durante tutto l’anno – così il sindaco Diego Ferrara e gli assessori alla Tutela del mondo animale, Fabio Stella e al Commercio Manuel Pantalone – l'Amministrazione conferma pienamente la linea prevista da un apposito Regolamento comunale del 2013, che vieta l’utilizzo di petardi e botti di ogni genere per salvaguardare l’incolumità pubblica e la salute degli animali domestici».
- Arezzo si aggiunge ai comuni che hanno deciso di bandire i fuochi durante le festività. In particolare è stata l'assessore Giovanna Carlettini a voler lanciare un segnale importante, raccomandano i cittadini a non utilizzare fuochi d'artificio in quanto rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica e per gli animali d'affezione.
- Quanto sopra vale anche per tutti i Comuni dell'Unione Empolese Valdelsa, quindi Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli e Vinci in cui le amministrazioni comunali vietano l'utilizzo dei botti su area pubblica per l'intero arco dell'anno. Si invita, inoltre, la cittadinanza ad evitarne l'utilizzo anche nei luoghi privati per sensibilità verso gli animali.
Sud Italia e isole
- Bari prova a contrastare l’abitudine di esplodere petardi e fuochi artificiali nel periodo natalizio. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha firmato due ordinanze relative al divieto di vendita, in forma ambulante e non, di alcune categorie di fuochi d’artificio, e alla tutela della sicurezza urbana, con il divieto di alcuni comportamenti potenzialmente pericolosi in occasione delle giornate di festa. In tutto il territorio barese, inoltre, è vietato l’utilizzo, al di fuori degli spettacoli autorizzati di professionisti, di ogni tipo di fuoco d’artificio in luogo pubblico e anche in luogo privato.
- "Botti di Capodanno? No Grazie!". È lo slogan della campagna di sensibilizzazione, lanciata dal Comune di Matera, sposando in pieno il consueto appello dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) per scoraggiare il mercato illegale e tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini e degli animali. La campagna del Comune ricorda che i botti spaventano gli animali e bambini piccoli, causando il ferimento di centinaia di persone e inquinano, oltre ad avere un costo economico elevato, anche in termini sanitari e veterinari. Il manifesto si conclude in questo modo: “Ogni anno i botti di Capodanno causano la morte e la fuga di migliaia di cani, gatti, uccelli e altri animali domestici, oltre al ferimento di centinaia di persone. Se ami davvero gli animali rinuncia ai botti. È festa anche per loro. Nessuna ordinanza comunale potrà essere pienamente efficace, condividi e aiutaci a diffondere questa campagna di sensibilizzazione”.
- Nel comune di Giovinazzo (BA) l'ordinanza del Sindaco Michele Sollecito vieta dal 20 dicembre fino al 6 gennaio 2024 l'utilizzo di fuochi e materiale esplodente. «Quest’anno – ha dichiarato il Primo cittadino – abbiamo iniziato a lavorare al problema dei botti già da qualche settimana in virtù di controlli mirati dalla nostra Polizia Locale. L’ordinanza è l’esito di questo percorso di prevenzione che abbiamo intrapreso: limitare la vendita di alcuni petardi con grandi masse esplosive, intimare il divieto di utilizzo dei fuochi ai minori di 14 anni e il divieto d utilizzo di alcune categorie di fuochi ai minori di 18 anni. La Polizia Locale vigilerà su questi divieti di vendita e di utilizzo in modo tale da prevenire l’uso improprio e pericoloso dei botti di fine anno».
- Il sindaco di Alghero, in Sardegna, Mario Conoci, nel periodo tra le ore 08.00 del 23 dicembre 2023 e le ore 08.00 del 08 gennaio 2024, ha tassativamente vietato a chiunque far esplodere fuochi d’artificio, petardi, botti di qualsiasi tipo su tutto il territorio comunale.
- In Sicilia ed in Calabria al momento non risultano ancora delle ordinanze anti- botti. Gli scorsi anni sono stati disposti dei divieti in alcuni Comuni, come Agrigento o anche Palermo, tuttavia sono stati dei flop, visto che comunque la maggior parte dei cittadini ha disatteso le relative ordinanze.
Sono ancora tanti i Comuni che non vietano l'utilizzo di fuochi d'artificio durante le festività, e nemmeno ricorrono ad alternative silenziose. Lo scorso anno l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha scritto al presidente dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), Antonio Decaro, per chiedere ai sindaci di emanare ordinanze che vietino in vista del Capodanno l’utilizzo e la vendita di articoli pirotecnici rumorosi, assicurandone l’effettiva attuazione.
Se per le persone esistono statistiche certe da fonti ospedaliere, per gli animali non esistono numeri, ma per l’Enpa si possono stimare in decine di migliaia gli animali domestici che muoiono e che scappano, i selvatici che si feriscono, gli uccelli che, disorientati e impauriti, vanno a sbattere contro muri o tralicci dell’alta tensione. La presidente nazionale Enpa, Carla Rocchi, ha sollecitato il presidente Anci, affinché scriva a sua volta a tutti i primi cittadini italiani, invitando a emettere le ordinanze il prima possibile. Con la speranza che questo invito venga rinnovato anche quest'anno.