Borghetto Santo Spirito, in provincia di Savona, si unisce ai Comuni liguri che hanno adottato il regolamento per la tutela e il benessere degli animali d’affezione. Il documento recentemente approvato dal consiglio comunale è suddiviso in 46 articoli e 21 divieti, è stato promosso dall’assessore Celeste Lo Presti e redatto insieme al comandante della Polizia Locale, Enrico Tabò. Il Comune di Borghetto Santo Spirito non è nuovo a norme che vadano nella direzione degli animali e dei loro pet mate. Prima del nuovo regolamento, infatti, l’amministrazione aveva messo mano alle norme di polizia mortuaria consentendo la tumulazione degli animali d’affezione insieme agli umani di riferimento.
«Il regolamento – si legge sul documento approvato dal consiglio comunale – ha lo scopo di promuovere la salute pubblica, la tutela dell’ambiente con particolare riguardo alla componente faunistica, la tutela e il benessere degli animali, favorendone la corretta convivenza con l’uomo. A tal fine l’amministrazione: promuove un corretto ed equilibrato rapporto tra uomo e animali d’affezione presenti sul territorio comunale; promuove l’informazione e la sensibilizzazione della cittadinanza attraverso campagne educative e pubblicazioni intese ad aumentare la conoscenza degli animali urbanizzati e delle loro abitudini per una giusta convivenza fra uomo e fauna urbana; favorisce la presenza della fauna selvatica stanziale e/o migratoria o in stazionamento nel territorio comunale, ad eccezione degli ungulati poligastrici, attraverso campagne informative alla cittadinanza e attraverso la riqualificazione e il miglioramento dei biotopi di tali specie, collaborando con gli Enti istituzionalmente preposti alla gestione della fauna selvatica».
Alla voce “divieti generali” si parte dall’ovvio divieto di abbandono e di atti violenti alla messa in atto di comportamenti lesivi, per poi passare alla reclusione degli animali in terrazzi o balconi (sono compresi anche box e gabbie) senza la possibilità di integrazione con il nucleo famigliare. Vietata anche ogni forma di gioco, lotteria o intrattenimento la cui vincita sia costituita da animali inoltre chi ha subìto sanzioni penali per abbandono o maltrattamento non potrà più detenere animali. Sarà vietato anche l’accattonaggio con la presenza di animali.
Il Comune promuoverà inoltre collaborazioni con Enti e associazioni per perseguire gli obiettivi del regolamento.
Per quanto riguarda la conduzione dei cani, il Comune di Borghetto Santo Spirito prevede che vadano sempre tenuti al guinzaglio nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico oltre che nei giardini, nei parchi pubblici, nelle aree verdi attrezzate e non, fatte salve le apposite aree per la sgambatura dei cani. I pet mate, inoltre, saranno obbligati a rimuovere le deiezioni solide e a pulire lo spazio bagnato con bisogni liquidi. In vigore anche l’obbligo di portare con sé una museruola, rigida o morbida, «da applicare al cane in via preventiva in caso di paventato rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta degli organi di vigilanza». «Il cane che, sebbene munito di museruola, riuscisse a mordere – si legge nello stesso punto – sarà considerato, agli effetti del presente regolamento, come se ne fosse privo». Vietato anche l’ingresso dei cani «negli spazi cittadini espressamente riservati al gioco dei bambini e negli spazi annessi e/o di pertinenza delle scuole se non accompagnati e muniti di guinzaglio e museruola».
In merito agli animali selvatici, invece, sarà vietata la somministrazione di cibo. In questo caso l’amministrazione si riferisce espressamente a: topi, colombi, gabbiani e ungulati.
L’articolo 25 riguarda la protezione dei gatti che vivono in libertà sul territorio comunale. Vengono riconosciute le colonie feline così come viene determinato il loro habitat sul territorio. Nelle “oasi” dedicate alle colonie feline sarà possibile collocare manufatti utili per la salvaguardia dei mici e per dare loro un riparo. Inoltre l’area dovrà essere dotata di acqua e di illuminazione. Sarà vietato prelevare dal loro territorio i gatti liberi.
Nel regolamento entra anche il servizio di emergenza veterinaria grazie alla collaborazione del Comune con i medici veterinari per interventi sanitari e assistenza specialistica sugli animali liberi.
La fauna selvatica, invece, è regolamentata dall’articolo 36 dove si legge che «il Comune favorisce la presenza di tale fauna autoctona stanziale e migratoria che occupi, anche temporaneamente, il territorio urbano, attraverso la conoscenza qualitativa e numerica ed il miglioramento degli habitat».
Borghetto Santo Spirito si unisce così ai tanti Comuni liguri che hanno adottato un regolamento per la tutela degli animali. Tra gli ultimi c’è Sanremo che, con l’approvazione del documento, ha anche introdotto la figura del “cane di quartiere”.
Il tutto in una regione che, per contro, è spesso balzata agli onori delle cronache per norme a dir poco discutibili come la contestatissima concessione alla caccia del cinghiale anche con l’utilizzo di arco e frecce.