Bondo e Nerino erano inseparabili. Da quattro anni vivevano insieme tra le strade di Conversano, Comune in provincia di Bari, fino a quando una macchina ha spezzato il loro legame investendo e uccidendo Bondo.
«Chi lo ha investito non si è nemmeno fermato, non ha chiamato aiuto né altro», dice a Kodami Fonte Maria Lofano, responsabile della Lndc di Conversano. La donna, giunta sul luogo dell'incidente, ha ripreso il momento in cui Nerino si avvicina al corpo dell'amico, forse con l'intenzione di spronarlo ad alzarsi. Immagini molto forti che Lofano ha scelto di postare sui social dell'associazione e che immediatamente sono stati ricondivise migliaia di volte*.
«Sono stata indecisa fino all'ultimo se pubblicare quel video – ammette Lofano – soprattutto visto il forte impatto emotivo di quelle immagini. Tuttavia ritengo che sia utile per fare capire alle persone che gli animali non sono oggetti, ma esseri senzienti e come tali provano emozioni, prendono decisioni, e soffrono davanti alla perdita di un amico».
Bondo e Nerino, bianco il primo e nero il secondo, erano cani liberi che da anni vivevano per le strade di Conversano. Pur essendo noti da tutti e accuditi dai volontari di zona, evitavano il contatto con l'essere umano preferendo restare tra loro. Una coppia fissa che da un giorno all'altro si è trovata divisa per sempre.
Lofano con la su denuncia pubblica però non intende soltanto sensibilizzare gli utenti dei social che leggeranno la storia di Bondo e Nerino, vuole rivolgersi direttamente a chi è chiamato a indagare su quanto è avvenuto.
«Bondo stava attraversando la strada nelle vicinanze della scuola media Forlani-Carrelli – racconta Lofano – Lì la via è molto lunga e dritta e capita spesso che le macchine vadano a forte velocità. Bondo è un cane libero che da anni vive in zona, sa attraversare ma forse in quel momento stava prestando poca attenzione, e la macchina lo ha colpito in pieno».
La macchina non si è fermata, e il conducente non è sceso per sincerarsi delle condizioni dell'animale che aveva appena investito, in palese violazione di quanto stabilito dall'articolo 189 del Codice della strada: «In caso di incidente da cui derivi danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno». Chi sceglie di darsi alla fuga è punito con sanzioni amministrative che possono arrivare a 1.691 euro.
Le persone che erano sul posto hanno assistito alla scena, ma nel tentativo di prestare le prime cure a Bondo non hanno preso la targa del veicolo. «Poco dopo sono arrivati anche i Vigili urbani ai quali abbiamo chiesto di visionare i filmati delle telecamere di videosorveglianza puntate sulla scuola poco distante – continua Lofano – Ci è stato risposto che non serviva controllarle, che sicuramente non avevano ripreso nulla, e per le Forze dell'ordine la vicenda si è chiusa così. Come responsabile della Lndc locale sto valutando se fare richiesta scritta per visionare i filmati».
Interpellati da Kodami, i Vigili urbani guidati dal comandante Francesco Vita hanno chiesto tempo per verificare i fatti e accertare quanto accaduto. Tuttavia, se davvero non dovesse essere fatto nulla per risalire all'identità di chi ha investito Bondo sarebbe confermato, una volta in più, il fosco ritratto che il criminologo Ciro Troiano ha fornito a corredo del Rapporto Zoomafia 2022 della Lav: «Persiste un atteggiamento mentale in alcuni strati della società che considera gli animali di residuale importanza, in molti casi non vi è quindi un'adeguata risposta investigativa».
Nel frattempo, i volontari si sono occupati di Nerino, il quale subito dopo la morte del suo compagno e la rimozione del corpo appariva fuori di sé: «Ha iniziato a correre disperato in mezzo alla strada e rischiava di essere investito», dice Lofano.
A Conversano Bondo e Nerino erano noti a tutti i volontari e i cittadini per il loro legame. «Sono comparsi circa quattro anni fa, abbiamo pensato subito che fossero stati abbandonati e abbiano trovato conforto l'uno nell'altro», confida Lofano. Ora però Nerino dovrà ritrovare da solo il suo posto nel mondo.
*Kodami ha scelto di non pubblicare il video. Si tratta, dal nostro punto di vista, di immagini che nulla aggiungono rispetto a quanto scritto. Non riteniamo sia necessario mostrare il dolore di qualsiasi essere vivente. Questa è sempre stata la nostra posizione e anche in questo caso lo è.