Il Bobtail Giapponese o Japanese Bobtail è un gatto molto famoso e amato in Giappone. Come spesso accade, sebbene l'origine geografica dei gatti che hanno dato avvio alla razza sia orientale, la selezione è di iniziativa americana. La sua caratteristica principale è la coda corta, ma non è da confondersi con il Kurilian Bobtail, sebbene si tratti comunque di razze con la coda corta, ben diverse dal Manx in cui la coda è quasi o del tutto inesistente. Il Bobtail propriamente detto presenta una coda frutto di una mutazione recessiva non legata a malattie scheletriche (come accade invece nel Manx), simile a quella del coniglio, con pelo a ventaglio che le conferisce la forma di un pom-pom e che ne maschera la sottostante ossatura. Si distingue dal Kurilean per una struttura più snella e muscolosa e una testa più triangolare.
attività e socialità
- Bisogno di movimento3
- Giocosità3
- Indipendenza2
- Riservatezza2
- Tendenza a miagolare1
cure e salute
- Cura del pelo1
- Salute generale2
- Malattie ereditarie2
Data e luogo di origine: USA, 1968
Aspetto fisico: Gatto di taglia media ma dal corpo muscoloso e allungato, alto sulle zampe, soprattutto quelle posteriori, una testa a forma di triangolo equilatero, orecchie grandi e ampie, muso ben scolpito, occhi grandi e ovali, un mantello corto e setoso, e con la caratteristica coda che non deve superare i 5-8 cm di lunghezza e ricoperta da pelo che gli conferisce l'aspetto di un pom-pom.
Peso: Maschio 3,5-5kg – Femmine 2,5-4,0kg
Temperamento: Attivo e dinamico
Incroci con altre razze: Nessuno
Standard: JBT – IV categoria FIFé
Origine e storia
La razza nacque nel 1968, quando una allevatrice del Maryland, Elisabeth Ferret, importò negli USA tre gatti con la coda a pom-pom provenienti dal Giappone e diede ufficialmente avvio alla selezione della razza. Riconosciuta per la prima volta dal CFA nel 1976, è stata riconosciuta in FIFé nel 1989 e il suo standard ha subito l'ultima revisione nel 2012.
Alla razza è legata, indubbiamente, l'intera cultura giapponese. Nelle intenzioni di chi ha avviato l'allevamento, questi gatti avrebbero dovuto rappresentare il mito di Mi-Ke, la gatta tricolore con la zampa anteriore sollevata, considerata oggi simbolo del Giappone ma ben presente nella cultura nipponica in antichi disegni sacri e auspici di buona fortuna. Si narra che i marinai giapponesi salpassero includendo sempre una Mi-Ke a bordo a proteggerli dalla cattiva sorte; sempre secondo il mito, la coda corta è legata a buona sorte mentre quella lunga indica la presenza di poteri malvagi nei gatti e rievoca storie di mici capaci di incendiare città intere con la loro lunga coda infuocata. Un Mi-Ke sulla soglia di casa è simbolo di accoglienza e di protezione della famiglia.
Sebbene nella tradizione Mi-Ke sia una gattina tricolore, l'allevamento ammette oggi una gran varietà di colori.
Aspetto fisico
Il Japanese Bobtail è un gatto di medie dimensioni dal corpo muscoloso, lungo e snello, con delle zampe posteriori notevolmente più lunghe di quelle anteriori e molto angolate. La testa ha la forma di un triangolo equilatero, con curve dolci, zigomi alti e il muso ben definito. Le orecchie sono grandi e aperte, poste ad angolo retto sulla testa. Il naso è lungo e dritto, ad eccezione di una lieve interruzione a livello degli occhi che sono grandi, ovali, aperti; tuttavia, di profilo appaiono decisamente infossati e il bulbo oculare presenta una leggera curvatura che non deve sporgere oltre gli zigomi o la fronte. Il loro colore, qualunque esso sia, deve essere in armonia con il colore del mantello.
La particolarità di questo gatto risiede senz'altro nella coda che non supera i 5-8cm e che può presentarsi dritta oppure con una o più curve o angoli. Il pelo sulla coda, più lungo rispetto al resto del corpo, contribuisce a formare una specie di pom-pom conferendogli la caratteristica estetica “a coniglio”.
Il mantello, soffice e corto, con scarso sottopelo, ammette una gran varietà di colori (bianco integrale ma anche nero, blu, chocolate, lilac, rosso, crema, cannella, fawn, squama di tartaruga in nero, blu, chocolate, lilac, cannella, fawn, i quali possono combinarsi a loro volta con o senza bianco, con disegni tabby o solidi), tranne il silver (shell/shaded, golden), il ticket tabby e il pointed.
Temperamento
Il Bobtail giapponese è un gatto attivo e dinamico, che ama vivere in famiglia ma non disdegna la possibilità di mettere a frutto tutto il suo repertorio di cacciatore e di grande esploratore.
È un gatto vivace e, oltre alle arrampicate e agli appostamenti per stanare prede vere o immaginarie, ama l'acqua e inzuppare zampe ed oggetti nella sua ciotola preferita per il solo gusto di vederceli galleggiare.
Il suo miagolio è melodioso e mai insistente, per quanto, da gatto scaltro e intelligente, saprà usarlo per convincere i suoi famigliari a fargli ottenere quello che più gli aggrada.
Compatibile con bambini e con altri animali, per poter sviluppare un carattere docile e fiducioso richiede, come tutti i gatti, una opportuna socializzazione nei confronti degli esseri umani e un periodo di convivenza congruo con la madre e con i fratellini.
Salute e cura
Il Bobtail giapponese è un gatto che non richiede particolari attenzioni per quanto riguarda la gestione del mantello. La lunghezza limitata e l'assenza di sottopelo lo rendono assai facile da trattare, magari con una spazzolata ogni 10-15 giorni (o più frequente nei periodi di muta), per aiutare il gatto a liberarsi del pelo in eccesso.
Non soffre in maniera particolare di malattie ereditarie note anche se, come per tutti i gatti di razza, uno screening periodico a cuore e reni è bene pianificarlo in ottica preventiva.
Relazione e contesto ideale
Il Bobtail giapponese è quel classico gatto che, di norma, attrae coloro che amano le eccezioni, le bizzarrie di una coda insolita e, molto spesso, sono legati per qualche motivo alla tradizione giapponese.
A parte ciò che le origini della razza sono in grado di evocare sul piano culturale o estetico, tuttavia, si tratta pur sempre di gatti selezionati da poco e che conservano intatto il repertorio comportamentale dei loro progenitori “plebei”.
Sarà allora importante garantire loro un ambiente ricco di stimoli fisici (possibilità di arrampicare, nascondersi, correre, saltare, balzare, fare agguati) e relazionali (giochi, partecipazione a routine casalinghe, condivisione di momenti di relax, abitudini consolidate) in cui possano esprimere tutta la loro curiosità e il loro interesse per le cose che li circondano.
Alcuni esemplari diventano anche dei viaggiatori a loro agio, purché vengano abituati sin da piccoli agli spostamenti e venga sempre garantita loro la possibilità di ritirarsi appena qualcosa li dovesse turbare o preoccupare.