Un esemplare di Boa imperator è stato trovato all'interno di una clinica veterinaria fiorentina senza la documentazione necessaria per la sua detenzione. I carabinieri CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) di Firenze sono intervenuti e sono riusciti a risalire alla persona con cui viveva, una donna di Figline e Incisa Valdarno, un comune di Firenze, che sostiene di aver comprato l'esemplare qualche anno prima ad una fiera. Non era però provvista dei certificati che potessero attestare la provenienza dell'animale, senza poter così scongiurare l'ipotesi che il rettile sia stato prelevato e commercializzato illegalmente. Il boa è purtroppo arrivato in pessime condizioni ed è morto qualche giorno dopo il ricovero, e sono in atto delle indagini per capire la causa del decesso.
Regolamentazione per il commercio della specie
Il Boa imperator è una specie molto diffusa come animale da compagnia, e inserita nell'appendice II della CITES come "specie non necessariamente minacciata di estinzione, ma che potrebbe diventarla a meno che il commercio non sia strettamente controllato". Inoltre è presente nell'allegato B del Regolamento CE n° 338/97 del 9 dicembre 1996, che mette in pratica le norme CITES all'interno della comunità europea, che prevede la possibilità di detenere l'animale solo previo rilascio del certificato CITES e relativa documentazione per attestarne la provenienza. Prima di vivere con un animale esotico è infatti fondamentale accertarsi che la specie in questione sia legale e che non sia a rischio estinzione. A tal proposito è possibile consultare l’elenco delle specie in CITES.
La vita del Boa imperator
Il Boa imperator è una specie che vive in Messico, Centro America e Sud America, di grosse dimensioni e non velenoso. Fino a poco tempo fa era considerata una sottospecie di Boa constrictor, ma è stato poi scoperto che la differenza genetica tra i due è abbastanza ampia da elevare la sottospecie a una specie distinta. È un animale crepuscolare e solitario, capace di arrampicarsi sugli alberi per andare alla ricerca di cibo. È un predatore notturno la cui dieta è costituita principalmente da roditori, uccelli, lucertole e rane, che uccide attraverso la tecnica della costrizione, ossia avvolgendole tra le spire. A causa del suo carattere piuttosto mite, delle grosse dimensioni e della variabilità di trame e colori sul corpo, è uno dei serpenti da compagnia più comuni. Bisogna ricordare però, che nonostante siano tantissimi gli animali da compagnia che al giorno d’oggi si possono tenere in casa, non tutti hanno subìto un processo di domesticazione e quindi non possono essere definiti propriamente docili o desiderosi di entrare in relazione con noi. Qualsiasi animale decidiate di adottare, o abbiate già adottato, ricordate che richiede molta cura e responsabilità, e che deve essere quindi una scelta consapevole, ancor di più se riguarda un animale selvatico.