Vagava nelle campagne di Torre Angela, periferia est di Roma: un boa constrictor, non è chiaro se scappato da un terrario o abbandonato, che è stato notato da un uomo a passeggio con il cane e subito segnalato per il recupero.
La vicenda risale a qualche giorno fa. A intervenire nell’area verde della Capitale sono stati i volontari della Guardia Rurale Ausiliaria Nogra in collaborazione con le Guardie Zoofile Ambientali Norsaa, che hanno catturato il serpente e lo hanno trasferito in una clinica veterinaria per sottoporlo a una visita.
Il rettile era in buone condizioni, anche se denutrito. È probabile dunque che fosse in libertà da diversi giorni: non essendo dotato di microchip è stato impossibile risalire all’umano di riferimento, che ha 60 giorni di tempo per farsi avanti e reclamarlo. Nel caso in cui non dovesse accadere, il boa verrà affidato al centro di recupero animali selvatici ed esotici con cui collaborano le guardie zoofile.
Casi di questo genere, purtroppo, si verificano sempre più spesso: non solo boa, ma anche pitoni vengono ritrovati in parchi urbani e in ambienti antropizzati, spesso per abbandono volontario da parte di persone che non riescono più a gestire questi animali una volta diventati adulti. In altri casi, invece, si tratta di fughe causate da terrari e teche lasciati distrattamente aperti, da cui i serpenti escono con rapidità e silenziosamente. Se in casa ci sono porte o finestre aperte, è questione di pochi attimi prima che guadagnino l’uscita. In realtà, non esistono serpenti “domestici”: sono animali selvatici mai domesticati dall’uomo e, nonostante debbano rimanere in natura, c’è chi li costringe in teche e terrari.
Niente panico però per l'essere umano: non si tratta, va sempre ricordato, di serpenti velenosi: boa e pitoni uccidono le loro prede per costrizione, ovvero avvolgendosi intorno a loro sino a soffocarli. Un morso potrebbe però comunque causare problemi, alla luce della presenza di batteri all’interno delle loro bocche. Al netto di questo, abbandonare un serpente – o qualsiasi altra specie esotica – in natura è pericoloso non soltanto per la loro incolumità (li si condanna a morte certa, per fame, freddo o investimento), ma anche per gli ecosistemi. Trattandosi di specie esotiche, appunto, potrebbero alterarne gli equilibri, entrando anche in competizione con le specie autoctone.