Mercoledì 7 aprile tra il molo Audace e la Stazione marittima a Trieste, a pochi passi dalla più grande piazza d'Europa che dà direttamente sul mare, Piazza Unità, è stato possibile assistere a uno spettacolo meraviglioso: migliaia di meduse radunate vicino al molo che affioravano in superficie. A documentare l'evento sono stati proprio i cittadini, che passando per il molo hanno fotografato lo sciame di meduse, composte principalmente da Rhizostoma pulmo, una delle specie più grandi del nord Adriatico, e anche qualche individuo del genere Aurelia, probabilmente della specie più comune Aurelia aurita. Ecco il video del bloom di meduse pubblicato dall' Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale:
© Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS
Le meduse del golfo di Trieste
Rhizostoma pulmo, o anche chiamata polmone di mare, è una medusa davvero difficile da non notare: generalmente ha un diametro di 40 centimetri, ma sono stati osservati anche individui che arrivano addirittura a 150 cm. L'aspetto è abbastanza riconoscibile e si presenta per lo più quasi trasparente con delle frange sul bordo dell'ombrello di colore blu-viola. Aurelia aurita invece è di circa 25-40 cm e viene chiamata anche medusa quadrifoglio per un motivo preciso: le gonadi presenti sulla sommità dell'ombrello sembrano proprio un quadrifoglio e le conferiscono un aspetto particolare. Questo evento che le ha viste coinvolte non è però così inusuale: in determinate condizioni ambientali infatti gli cnidari, di cui fanno parte le meduse, possono fare delle vere e proprie esplosioni numeriche, definite anche bloom ossia fioriture, e i motivi non sono sempre facili da identificare.
A cosa sono dovuti i bloom di meduse?
I bloom di meduse sono generalmente eventi stagionali collegati con l'aumento della temperatura o anche altri fattori, come le condizioni di salinità dell'acqua o la quantità di prede. Molto probabilmente in questo caso l'esplosione numerica e l'accumulo di individui è dovuto ai venti e alle correnti che hanno trascinato gli esemplari verso il molo, come suggerito da Nicola Bressi, zoologo del Museo civico di storia naturale di Trieste e divulgatore, ed è così facile osservarle perché sono affiorate in superficie a causa della temperatura dell'acqua. Quando l'acqua infatti si riscalda, come avviene in primavera, c'è anche una maggiore irradiazione solare e di conseguenza maggior cibo in superficie per le meduse, ossia il plancton. Un altro motivo però, suggerisce lo zoologo, potrebbe anche essere una diminuzione del numero di pesci, eccessivamente pescati, e quindi una maggior disponibilità di plancton per le meduse. Non è di certo la prima volta che avviene: come riporta l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) in un post su Facebook, già da inizio del 900 sono stati osservati bloom di queste specie nel golfo di Trieste e dai primi di anni del 2000 sembrano essere sempre più frequenti.
L'importanza della Citizen Science
L’OGS nel post pubblicato su Facebook mostra anche un video che ritrae le meduse radunate nel golfo e ne approfitta per ricordare quanto è importante l'aiuto dei cittadini per raccogliere più dati sulle specie e poterne così approfondire la biologia e il comportamento. La Citizen Science è infatti nata proprio per questo: tutti possono raccogliere dati diventando "scienziati per un giorno" e aiutare così la ricerca scientifica. Se infatti più casi come questo vengono documentati e segnalati si potrà sapere molto di più sul perché avvengono questi bloom e sulle specie che li compongono. A tale scopo è stata creata un'App apposita dove è possibile inviare segnalazioni di meduse, tartarughe e delfini che verranno poi utilizzate per studi futuri su queste specie.