«Una mattanza». Così Patrizia Marini, preside dell‘istituto tecnico agrario Emilio Sereni di Roma, ha definito la scena che il personale si è trovato davanti domenica mattina: una mucca barbaramente uccisa e macellata sul posto, un’altra ferita a morte con una freccia d’acciaio conficcata in un fianco .
A chiamare le Forze dell’ordine è stato un dipendente dell’azienda agraria annessa all’istituto che sorge nella periferia est della Capitale. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e la Polizia, con la Scientifica che ha subito avviato i rilievi per capire cosa sia esattamente accaduto. Stando alle prime ricostruzioni, qualcuno è entrato nella tenuta da un cancello, a bordo di almeno un’auto, e ha inseguito le mucche che vivono nei campi in stato semi brado per ragioni didattiche. L’ipotesi è che volessero portare via la carne, e che abbiano mirato per uccidere alcuni capi riuscendo ad abbatterne solo uno, macellato appunto sul posto, mentre l’altro è rimasto ferito. La freccia, ha fatto sapere la preside dell’istituto, è però penetrata in profondità colpendo la mucca al polmone, e per questo anche lei dovrà essere abbattuta.
Nell’azienda agraria le mucche, razza Limousine, sono oggetto di studio e osservazione sia per gli studenti dell’istituto sia per gli alunni delle scuole elementari e medie, che spesso visitano la tenuta con obiettivi didattici. E la barbara uccisione dei due animali, oltre a scioccare per le modalità cruente, ha addolorato l’intero personale dell’istituto, che a oggi non è dotato di alcun impianto di videosorveglianza per disincentivare episodi come questi. Non è la prima volta che l’istituto finisce nel mirino: in primavera, ha riferito la preside all’Ansa, erano stati sgozzati tre maiali di razza Monti Sibillini, anche in questo caso con tutta probabilità per impossessarsi della carne e rivenderla in nero.
«L’Istituto Tecnico Agrario Sereni continuerà con amore e perseveranza a curare e crescere gli animali e a occuparsi dell’azienda agricola biologica – è stato il commento della preside – dalla violenza esterna noi ne trarremo forza, per essere sempre più compatti e uniti per i nostri magnifici ragazzi. All’Ente Locale un unico messaggio: mettete la video sorveglianza e illuminate il piazzale della scuola per renderla un luogo sicuro dove mandare i nostri e i vostri figli».
Solidarietà e vicinanza alla dirigente Patrizia Marini, al personale e agli studenti dell’istituto è stata espressa anche dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida: «Dalle prime ore del mattino abbiamo coinvolto i Carabinieri per avviare le indagini – ha detto sui social domenica – La misura è colma. Tolleranza zero nei confronti di questi criminali».