Un bambino di 10 anni è stato ferito dal cane di famiglia, un Pitbull. È successo nella serata di ieri a Milano, dove il piccolo è stato trasportato in codice giallo all'ospedale Niguarda a seguito di ferite non gravi alla gamba e al torace.
Si tratta del secondo caso dopo quello dei due Pitbull che lo scorso aprile hanno ferito e ucciso un bimbo di poco più di un anno a Eboli, in provincia di Salerno.
L’Organizzazione internazionale protezione degli animali (Oipa) è quindi tornata a chiedere al Legislatore di «regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente». A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simil-razze.
L'associazione ricorda che non esiste un elenco di cani ritenuti “pericolosi”: nel 2006 il Ministero della Salute emise un’ordinanza riguardante la “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”, nella quale era prevista una lista di razze canine ritenute pericolose. Successive ordinanze hanno poi abolito questo elenco a causa della relativa incertezza e, soprattutto, della discriminazione delle razze.
«Attualmente la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici – ha spiegato l’avvocata Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa – In caso morsicatura o zuffa tra cani, infatti, il cane e il suo proprietario vengono segnalati al Servizio veterinario Asl, che tiene un registro dei cani dichiarati aggressivi, e sono obbligati a seguire un corso formativo. Il corso è organizzato dal Comune, insieme al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale, avvalendosi della collaborazione degli Ordini professionali dei medici veterinari e di associazioni di protezione animale. Le spese sono sostenute dal proprietario del cane “impegnativo”. In caso di pericolosità grave, scatta l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa e l’obbligo di utilizzare il guinzaglio e la museruola nelle strade e nei luoghi aperti al pubblico».