È stato finalmente liberato in natura l'esemplare di biancone soccorso lo scorso luglio a a Lillaz in Valle d'Aosta perché incapace di volare. Il raro rapace recuperato dal Corpo forestale della Valle d'Aosta aveva infatti un'ala rotta ed è stato curato in questi mesi al Centro recupero Animali selvatici locale. I veterinari della struttura hanno individuato una frattura della clavicola e del coracoide dell'ala sinistra, ricalcificate in circa due mesi.
La degenza è stata però prolungata per evitare sforzi eccessivi durante la migrazione: gli esperti hanno quindi preferito mantenere in una voliera appositamente riscaldata l'animale per tutto l'inverno, per poi farlo riabituare al volo gradualmente. Infine, prima della liberazione avvenuta nelle scorse ore, il biancone è stato munito di una radio GPS che consentirà di monitorarne gli spostamenti per fini scientifici.
Il biancone (Circaetus gallicus) è un uccello rapace diurno appartenente alla famiglia degli accipitridi di medie dimensioni. Il nome inglese di short-toed snake eagle evidenzia un'interessante particolarità di questo animale: si nutre quasi esclusivamente di serpenti.
È una specie del Vecchio Mondo che si trova in tutto il bacino del Mediterraneo, in Russia e Medio Oriente, e in molte parti dell'Asia, spingendosi fino alle isole indonesiane. Le popolazioni che abitano l'Europa migrano principalmente nell'Africa subsahariana a nord dell'equatore, partendo tra settembre e ottobre e tornando tra aprile e maggio, mentre in Oriente le popolazioni sono residenti. Sebbene non sia in pericolo d'estinzione secondo la IUCN, è una specie abbastanza rara da avvistare.
Il biancone si trova nelle pianure coltivate aperte, nelle aree aride sassose della macchia mediterranea e nelle aree pedemontane e semi-desertiche, che sorvola alla ricerca dei rettili di cui va ghiotto. Richiede alberi per la nidificazione e habitat aperti. Questo rapace è generalmente molto silenzioso. Durante la riproduzione, depone solo un uovo e può vivere fino a 17 anni.