Era fermo in un fondo nelle adiacenze di una villetta abitata. Il folto ed elegante piumaggio faceva subito intendere la straordinarietà del ritrovamento. Un Biancone (il cui nome scientifico è Circaetus gallicus), è stato tratto in salvo nelle campagne di Canosa di Puglia.
Ad eseguire il recupero sono stati gli operatori specializzati della sede territoriale dell’ANPANA che, ricevuta la segnalazione, si sono subito messi in movimento per salvare l’animale: «Ci hanno segnalato la presenza di questo biancone in mattinata – ha raccontato a Kodami – era accasciato in questa campagna in prossimità del centro abitato. Stava fermo a terra ed era disidratato. Per la verità è la prima volta che ne recuperiamo uno, soprattutto un uccello di queste dimensioni».
Il biancone è un rapace diurno migratore. Di solito passa l’inverno boreale in una ristretta fascia a Sud del Sahara, facendo poi ritorno verso metà marzo. Dall’ANPANA hanno raccontato come non sia così comune vedere un volatile di questo tipo nel territorio di Canosa. Si tratta, peraltro, di una specie classificata come “Vulnerabile” dalla lista IUCN italiana (International Union for the Conservation of Nature): i dati di BirdLife International aggiornati al 2004 consideravano la specie stabile in Italia ma con un numero di individui maturi inferiore a 1.000. Uccisioni illegali, difficoltà a trovare il suo cibo preferito e sottrazione degli ambienti utili alla caccia, costituiscono oggi i principali fattori di minaccia.
Oltre ad essere conosciuto con il nome di biancone viene spesso chiamato anche “aquila dei serpenti”, in quanto si nutre quasi esclusivamente di rettili. Di solito si muove dove sa di poter trovare delle prede. Proprio a Canosa, pochi giorni fa, fu recuperato dalla stessa ANPANA un serpente non velenoso che si era intrufolato nell’androne di un’abitazione. Interventi che, ci dicono, quest'anno sono all'ordine del giorno. Sebbene questi episodi non possano essere semplicisticamente collegati, potrebbero in seguito meritare un ulteriore approfondimento sugli spostamenti degli animali dettati da ragioni alimentari.
Il biancone recuperato dall’ANPANA è stato affidato, nel frattempo, alle cure dei veterinari dell’Osservatorio Faunistico Regionale di Bitetto. Da una prima verifica non sembrava riportare ferite alle ali. Non si esclude un avvelenamento, magari avvenuto in maniera indiretta, attraverso qualche preda. Sarà sottoposto ad ulteriori analisi nella speranza che si ristabilisca presto. Se tutto dovesse andare come sperato sarà rimesso in libertà, come sempre accade per i rapaci in difficoltà affidati a questo centro.